GP Brasile: i 5 punti del fine settimana

GP Brasile: i 5 punti del fine settimana© Getty Images

Una vittoria pesantissima in chiave iridata da parte di Lewis Hamilton, tenace dopo le due penalità e letteralmente imprendibile grazie ad una guida sopraffina e ad una Mercedes tornata prima della classe; Verstappen limita i danni, la Ferrari dà una spallata alla McLaren in chiave Costruttori

15.11.2021 ( Aggiornata il 15.11.2021 12:27 )

La carica delle 101

Per tanto tempo Lewis Hamilton ha avuto il vizio di dire “Questa è stata una delle mie gare migliori”. Di tanto in tanto ricade in tentazione, ma se lo dice del Brasile non lo si può certo biasimare. Una furia, un toro (ogni riferimento alla Red Bull è volutamente cercato) che carica, la carica delle 101: il numero dei successi artigliati in carriera. Certamente uno dei più belli, gliene va dato atto. Da ultimo a primo, una rimonta durata 83 giri: i 24 della gara sprint del sabato e gli altri 59 della domenica che gli sono serviti per arrivare al comando. Quello ai danni di Max Verstappen è stato certamente il sorpasso più difficile e complicato, sia da preparare che da mettere in atto: la sensibilità di guida di Max gli consentiva di uscire fortissimo da curva 12, la Junçao, e poi dalla S Senna; Hamilton ha capito che avrebbe avuto bisogno sia del rettilineo principale sia della Reta Oposta per preparare un sorpasso che nei confronti dell'olandese appariva più alla portata alla Descida Do Lago piuttosto che in curva 1. Lewis lo ha compreso ed ha cominciato a preparare diversamente la prima chicane, in modo da garantirsi un'uscita migliore dalla S Senna: ed infatti si è guadagnato due occasioni, una finita male (ma poteva finire peggio, se non avesse corretto lo sterzo), ed una portata a termine con successo. Sul sorpasso decisivo, poco da dire: è arrivato anche prima di curva 4. Ma è stato l'episodio precedente a far discutere, e che avrebbe fatto discutere ancora di più se il sorpasso non si fosse concretizzato più avanti. La domanda è: Verstappen andava penalizzato? Diciamo che se vogliamo lasciar liberi i piloti, ci sta non essere intervenuti. Abbiamo visto penalità per molto meno, e questo è un fatto: per cui sorprende che non sia stata neanche aperta un'investigazione. Ma per il bene dello sport, probabilmente, è stato molto meglio così. Un duello duro e puro che sarebbe semplicemente stato macchiato da una decisione presa a tavolino, svilendo la bellezza di quanto stava accadendo in pista. E poi, per quanto dura sia stata la manovra di Max, non è stata una scorrettezza chiara: diciamo che è stata una malizia, una mossa non completamente pulita, ma neanche una scorrettezza gratuita. Piuttosto, molto più antisportivo lo zigzag in rettilineo di qualche tornata successiva; e infatti per quello Max si è beccato una bandiera bianca e nera, segnale che significa ultimo avvertimento prima di un sanzione. Per fortuna, non c'è stato bisogno nemmeno di quella.

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