Verstappen: "Pazzesco! Non so che dire, Hamilton avversario formidabile"

Verstappen: "Pazzesco! Non so che dire, Hamilton avversario formidabile"© Getty Images

Verstappen è il primo olandese a diventare campione del mondo in Formula 1 al termine di una giornata incredibile che si è risolta proprio all'ultimo giro

12.12.2021 ( Aggiornata il 12.12.2021 16:42 )

E' finita, nel modo più impensabile possibile. Pareva un traguardo ormai irraggiungibile a metà gara, con Hamilton ad involarsi verso una vittoria che a tratti pareva scontato. Ed invece l'incidente di Latifi ha dato a Max Verstappen un'ultimissima occasione, sfruttando all'ultimo giro di un mondiale irripetibile. 

Vittoria numero 20 in carriera, la decima quest'anno, che lo proietta al 16° posto di tutti i tempi al pari di Mika Hakkinen. Ma il numero che conta è quello del titolo mondiale, il primo per lui e per l'Olanda, curiosamente nel giorno in cui un altra nazione, l'Australia, si cinse del suo primo alloro iridato: era il 12 dicembre 1959 e vinse Jack Brabham.

Max senza parole

Per la prima volta in vita sua a Max sembravano mancare le parole: "Incredibile. Ci ho provato per tutta la gara, ho continuato a lottare ed ho avuto l'opportunità proprio all'ultimo giro, è incredibile, ho anche un crampo. Questa è davvero una follia, pazzesco. Non so neanche cosa dire. I ragazzi del mio team lo meritano, li adoro tantissimo. Mi è piaciuto tantissimo lavorare con loro, sin dal 2016. Ma quest'anno è stato incredibile. Finalmente un po' di fortuna anche per me. Voglio ringraziare Checo, ha guidato con il cuore, ha fatto un grande lavoro di squadra ed è uno straordinario compagno. Voglio dire al mio team che sanno che li adoro. Spero di continuare insieme a loro per 10 o 15 anni, non c'è alcun motivo per cambiare. Io voglio restare con loro per il resto della vita, spero me lo permetteranno. Pazzesco. Sono felicissimo. A Christian e a Helmut, che mi hanno dato fiducia fin dal 2016 dico che il nostro obiettivo era vincere il campionato e finalmente ci siamo riusciti".

I ricordi con papà

Poi, dopo il podio, ha aggiunto: "Il mio obiettivo da piccolo era diventare pilota di F1, speri di vincere, di salire sul podio. Quando suona l'inno nazionale vuoi sentire il tuo. Davvero qualcosa di incredibile viverlo in prima persona, viverlo con mio padre è stato un momento speciale. Ti ritorna in mente tutto, gli anni passati viaggiando per questo obiettivo, adesso siamo qui tutti insieme ed abbiamo realizzato il sogno proprio all'ultimo giro. Team, famiglia, amici e le persone con cui sono cresciuto sui kart mi hanno spinto ad arrivare sin qui. Pazzesco, non ho più voce. Fantastico, non so cosa dire.
Incredibile vedere tutti questi orange qui, così come in ogni angolo del mondo. Per tutta la mia carriera avere questo sostegno è stato incredibile, spero di averlo per ancora tanto tempo. Pressione? Ovviamente sei nervoso in giornate così, ma è anche una gara come tante, dove vuoi fare bene, sebbene tu sappia che l'esito determinerà tutto. Ho continuato a spingere ed a crederci anche quando non sembrava più possibile, ed a volte i miracoli succedono. Hamilton? E' un grande pilota, un avversario straordinario che ci ha reso la vita complicata. Tutti si sono divertiti a vederci correre uno contro l'altro, sono stati momenti duri che fanno parte dello sport. Tutti vogliono vincere, poteva andare in un verso o nell'altro, l'anno prossimo torneremo".

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