Verstappen: "Perez eccezionale, non chiamatelo numero 2"

Verstappen: "Perez eccezionale, non chiamatelo numero 2"© Getty Images

Max parla del rapporto con il pilota messicano, ottimo alfiere alla prima stagione in Red Bull. Definire un ruolo, operare favoritismi per un pilota, dice Max, non fa bene alla squadra

Fabiano Polimeni

21.12.2021 ( Aggiornata il 21.12.2021 10:11 )

Dura la vita quando sei chiamato a correre contro Max Verstappen e condividerne il box. Durissima la vita di Pierre Gasly e Alex Albon, prima che toccasse a Sergio Perez. Altre fasi della carriera di Max hanno incrociato, invece, Sainz (leggi le parole di Adami ai Caschi d'Oro sull'apporto di Carlos) e Ricciardo, due che non hanno affatto sfigurato nel confronto. È un altro scenario oggi, quello che ha portato Verstappen  a essere campione del mondo e contro il quale ha corso, all'esordio in Red Bull, Sergio Perez.

Ottimo secondo pilota, qualche difficoltà di troppo nel corso della stagione, poi una solida ripresa dopo la pausa estiva, per arrivare alla resistenza epica di Abu Dhabi, in lotta con Hamilton.

No alle definizioni

Ottimo secondo pilota, Checo. La vede diversamente, Verstappen. "Non mi piace definirlo come miglior numero 2. Alla fine abbiamo entrambi le stesse opportunità", dice a Ziggo Sport.

A parlare è stata la pista e la "sorte" di Perez sarebbe toccata probabilmente alla quasi totalità della griglia, con eccezioni forse da misurare sul palmo di una mano. Perez ha propositi di miglioramento nel 2022, sogni di iride, più semplicemente dei progressi necessari per aiutare il team a vincere anche il mondiale Costruttori.

Dinamiche di squadra

"È chiaro come devi essere rispettato, però non chiedo che mi favoriscano. Non credo di averne bisogno e, alla lunga, non fa bene alla squadra se funziona sempre così", prosegue Max.

"Adesso sono campione del mondo ma il prossimo anno dovrò ricominciare daccapo". Ha parole d'elogio per il pilota messicano, al di là di quelle dette via radio ad Abu Dhabi, il ringraziamento per aver resistito in pista agli attacchi di Hamilton.

"Non pensavo che sarebbe stato così straordinario, conoscevo Checo solo come pilota ma, adesso che ci ho trascorso più tempo, mi sono reso conto che è davvero un ragazzo eccezionale".


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