Red Bull e la direzione gara: "Masi (supportato) è capace, serve uniformità"

Red Bull e la direzione gara: "Masi (supportato) è capace, serve uniformità"© LaPresse

Il direttore sportivo Red Bull parla del ruolo di Michael Masi, destinato a essere riorganizzato nelle mansioni. Alla Federazione si chiede un'uniformità di giudizio spesso invocata negli anni

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Fabiano Polimeni

02.02.2022 ( Aggiornata il 02.02.2022 17:20 )

Si dovrà attendere la vigilia del GP del Bahrain per scoprire, ufficialmente, i provvedimenti assunti dalla FIA e ratificati dal Consiglio mondiale del motorsport, in merito agli episodi che hanno scritto il finale di campionato 2021. 

L'attesa è, soprattutto, rivolta al nuovo modello che la Federazione deciderà di adottare per garantire una direzione gara che sia arbitro in grado di applicare le norme con un'uniformità di interpretazione spesso assente negli ultimi anni.

L'attesa è sul ruolo che avrà o meno Michael Masi. Gli indizi puntano tutti nella direzione di una complessiva riorganizzazione delle mansioni, se questo porterà Masi a un'uscita di scena - come gradirebbero Mercedes e Hamilton, secondo i rumours - o a un ridimensionamento delle competenze, sarà ufficializzato dopo l'incontro tra FIA, Formula 1 e Commissione F1.

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Intanto, il direttore sportivo Red Bull, Wheatley, parla del difficile incarico avuto da Masi, a rilevare Charlie Whiting, scomparso improvvisamente alla vigilia del GP d'Australia del 2019.

Masi e il supporto necessario

"Charlie era una sorta di definitivo bracconiere diventato guardia. Era rispettato, assumeva decisioni omogenee così come aveva un'uniformità nel modo in cui aveva a che fare con le persone. Sapeva quando dirti di stare zitto e quando darti una pacca sulla spalla. È stato un uomo straordinario e la FIA è stata lenta nel capire che ruolo impegnativo fosse da ricoprire. Penso che Michael, con il giusto supporto, sia più che in grado di assumerlo", dice Wheatley al The Jack Threlfall Show.

"Con il giusto supporto" è una sottolineatura che va fatta e lascia libera interpretazione. Supporto delle squadre, chiamate a essere più collaborative? Difficile pensarlo, ciascuno lavora nel proprio interesse ed esercita pressioni nel proprio interesse. Supporto di altre figure ad affiancare il direttore di gara, quale che sia, Masi o altri?

Il cortocircuito dei dialoghi in tv

"Abbiamo supportato Michael, lo hanno fatto i team e lui ci ha aiutati. Abbiamo lavorato insieme in modo collaborativo e ha funzionato bene. Il problema è che le maniere collaborative muoiono quando tutto viene diffuso in tv. Ci sono stati episodi nei quali penso d'essere stato un po' frustrato e detto cose che non avrei dovuto", prosegue il ds Red Bull. 

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Dalla Federazione, l'attesa di una direzione che da anni è oggetto di discussione. I piloti in primis hanno invocato un collegio permanente di commissari. Richiesta di fatto rimasta inascoltata.  "Parliamo con la FIA dell'uniformità necessaria nelle decisioni dei commissari, un'omogeneità interna al collegio; proprio come chi segue il calcio vorrebbe vedere dagli arbitri e non è stato sempre così in Formula 1. 

Abbiamo aderito alla filosofia del 'lasciamoli correre', ma è solo una filosofia, poi ci sono i punti bianchi e neri dei regolamenti, molto precisi sul tipo di penalità da applicare", conclude Wheatley. 


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