Binotto: "Sono orgoglioso di quanto fatto dalla squadra"

Binotto: "Sono orgoglioso di quanto fatto dalla squadra"© Getty Images

Il team principal della Ferrari si gode la doppietta di Leclerc e Sainz dopo due anni di duro lavoro. Gli sforzi iniziano ad essere ripagati

20.03.2022 19:28

L’ultima doppietta a Singapore 2019, poi un tunnel lunghissimo e senza fine apparente. Due anni passati a “cercare di capire” (cit.) per poi fissare il 2022 come anno decisivo per tornare ad “Essere Ferrari” sfruttando le opportunità del il nuovo regolamento tecnico. E a Maranello sono stati di parola perché in Bahrain si è finalmente rivista la Ferrari solida e capace di lottare per le posizioni di vertice contro tutti.

La Ferrari c'è

L’uno-due che porta al firma di Leclerc e Sainz in Bahrian è arrivata grazie a una vettura forte di telaio e motore, qualità che hanno permesso al monegasco di esaltare le proprie capacità di pilotaggio nel difendersi nel corpo a corpo con Verstappen dopo la prima sosta e scappare via subito dopo il restart della SC, non concedendo all’olandese la scia per l’attacco. Il doppio ritiro delle RB ha fatto il resto, aprendo la strada a Sainz per il secondo posto.

La cronaca della gara

L'importanza della squadra

"Un bellissimo risultato di squadra, sono contentissimo” - ha dichiarato Binotto a Sky -  Personalmente non ho mai dubitato del team. So che il gruppo è forte perché l’ho visto lavorare in modo unito dopo i problemi del 2020 per cercare di migliorarsi. Abbiamo fatto di tutto per arrivare preparati e questo è il miglior risultato che potevamo sperare”.

Una doppietta che riporta l’entusiasmo, ma anche se Binotto già sogna le bandiere rosse sventolare ad Imola, predica calma. Il campionato è lungo, gli avversari forti e tra una settimana in Arabia, la pista dalle caratteristiche completamente differenti a quelle di Sakhir potrebbe stravolgere i valori in campo.

La consapevolezza di essere tornati

"E' bello saper di poter lottare per il risultato migliore, ora vedremo come ci comporteremo su una pista diversa come in Arabia. Poi ci sarà Imola, io sto già pensando alla gara davanti ai nostri tifosi", ha aggiunto.

Poi, la confessione. Con due macchine nelle prime due file, Binotto ha ammesso che l’idea di finire con una doppietta non era poi così irraggiungibile: “Sapevamo di avere Max in mezzo alle nostre due vetture, abbiamo valutato qualche scenario dove lo prendevamo nella morsa, poi poco importa chi sarebbe stato davanti tra Leclerc e Sainz”.

La fortuna aiuta gli audaci

La Ferrari ha predicato umiltà nel recuperare il gap accumulato in questi anni e vedere adesso i risultati di tanto duro lavoro mette la squadra nelle condizioni di poter guardare con fiducia la termine della stagione. Perché se è vero che un doppio 0 della Red Bull è un evento raro, è anche sotto gli occhi di tutti come la Ferrari si sia messa nelle condizioni di sfruttare al massimo episodi che, nel corso di un campionato lungo 22 gare possono capitare a tutti. E pesano.

“Siamo stati fortunati negli ultimi due giri, ma va detto che le condizioni favorevoli ce le siamo costruite perché eravamo lì a giocarcela. Sainz dopo la ripartenza era aggressivo e stava cercando di prender il Drs e ce l’avrebbe messa tutta per farcela, indipendentemente dai problemi di Max” ha proseguito il team principal.

"Leclerc ha fatto una bellissima gara, ma sono contento per tutto il team che ha lavorato duro a Maranello", ha concluso Binotto. "Siamo diversi dagli altri, la squadra più vincente di sempre e dietro di noi c'è tutta l'Italia. Sono orgoglioso ed è bello quello che hanno fatto i ragazzi e quello che hanno lavorato per poterci portare a festeggiare oggi questa vittoria”.


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