Qualifiche GP Australia: Leclerc sotto investigazione per guida lenta

Qualifiche GP Australia: Leclerc sotto investigazione per guida lenta© Getty Images

Il monegasco rischia penalità o reprimenda per il rientro ai box in Q1. Per lo stesso motivo sono finiti sotto la lente dei commissari anche Tsunoda e Zhou. Investigato anche Perez

09.04.2022 14:24

Cala la notte sul circuito di Melbourne che si porta con sè anche una notizia preoccupante per Leclerc e la Ferrari. Il monegasco, autore di una pole incredibile nelle qualifiche del GP d'Australia è infatti sotto investigazione FIA per non aver rispettato il delta di velocità nel rientro ai box in Q1: il numero 16 è risultanto troppo lento e ha violato l'articolo 33.4 del regolamento tecnico.

Per Leclerc è a rischio la partenza dal palo in quanto i direttori di gara potrebbero decidere di penalizzarlo oppure punirlo con una semplice reprimenda. Nella stessa situazione di Leclerc anche Tsunoda e Zhou: tutti e tre rischiano di perdere posizioni in griglia nella gara di domani.

Le decisioni FIA a Melbourne

La FIA a termine dell'investigazione sull'incidente tra i due canadesi ha deciso di punire Stroll con 3 posizioni di penalità e due punti in meno dalla patente, che comunque sarebbe partito già 20esimo. Non è certamente un bel momento per la Williams visto che Albon è stato messo sotto investigazione poiché non è stata trovata la quantità minima di 1 litro di carburante rimanente nella sua FW44. Dopo le verifiche del caso è stata accertata la mancanza della soglia minima del carburante utile per prelevare i campioni da analizzare e verificare la conformità. E quindi il pilota è stato escluso dalle qualifiche. Grazie alla richiesta effettuata dal suo team comunque parteciperà al GP di Melbourne e sarà al via dalla 20esima e ultima posizione.

Infine è andata bene a Perez, finito sotto la lente dei commissari per non aver decelerato in regime di bandiera gialla durante il Q2. Il messicano è stato assolto e quindi non verrà penalizzato nel GP d'Australia poiché le evidenze dimostrano che il pilota della Red Bull ha preso precauzioni valide per non violare alcuna misura di sicurezza.


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