Perdono entrambi l'occasione di arrivare in zona punti nel finale del GP di Miami. Seb e Mick in punta di fioretto sulle responsabilità dell'incidente
Ocon, Alonso e Albon ringraziano. A punti in un GP di Miami che ha visto nelle battute conclusive Vettel e Schumacher vanificare due gare corse approfittando degli eventi e con il ritmo buono per portare a casa una top ten.
Concorso di colpe, l'incidente in curva 1, nel tentativo di sorpasso di Mick su Seb. Suggerisce di guardare meglio gli specchietti, zio Ralf a Vettel; a Mick di provare l'attacco in modo diverso: "Mick non poteva sparire e Seb deve guardare negli specchietti. Mick deve provare l'attacco però si è visto che era troppo impaziente. Avrebbe potuto evitarlo ed entrare in curva frenando più tardi".
Schumacher vede sfumare ancora i primi punti in carriera, in uno scenario Haas che ha raccolto davvero poco nelle ultime tre gare, appena 3 punti. Sembravano poter essere altre le premesse all'alba del mondiale.
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Sull'episodio che ha eliminato dalla zona punti i due tedeschi, considerazioni caute da parte di entrambi, necessarie visto il rapporto tra Seb e Mick.
"Non saprei, ho provato a non esagerare, ho provato a lasciare un piccolo spazio. È chiaro come sia molto difficile vedere negli specchietti di queste macchine, è stato un modo davvero sfortunato di finire la gara", ha raccontato Mick, dopo aver "reclamato" la curva, via radio, immediatamente dopo l'episodio.
"E' stata una cosa stupida da parte di entrambi, è questo quel che resta. Mi dispiace che siamo entrambi fuori dai punti. Pensavo che la curva fosse "mia" ed ero davanti, non mi aspettavo la manovra e quando l'ho visto era troppo tardi.
Riguarderò l'episodio, chiaramente è un epilogo amaro per entrambi", ha commentato Vettel.
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