GP Azerbaijan, Pirelli: "Servirà equilibrio tra i due assi"

GP Azerbaijan, Pirelli: "Servirà equilibrio tra i due assi"© LAPRESSE

Mario Isola, direttore del motorsport per la Pirelli, ha introdotto il fine settimana di Baku ponendo l'accento sull'equilibrio tra asse anteriore e posteriore, sebbene lo sforzo massimo sarà in trazione

07.06.2022 11:55

Di nuovo sul "morbido", come era prevedibile. Così come avvenuto a Montecarlo, anche nel GP d'Azerbaijan la Pirelli porterà le tre mescole più tenere della gamma, vale a dire C3, C4 e C5, una scelta tipica per affrontare i circuiti cittadini. A Baku si corre su un disegno unico, che alterna i tratti tortuosi tipici del Principato a velocità di punta degne di Monza, da qui la complessità nel deliberare gli assetti meccanici ed aerodinamici, con quest'ultimi che saranno destinati al medio-basso carico, anche se non dovranno sorprendere eventuali scelte improntate ad un livello di downforce molto basso.

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Sforzi laterali al minimo, massimi quelli in trazione

Per quanto riguarda le gomme, Pirelli quantifica al massimo lo sforzo in trazione, con richieste severe anche dal punto di vista delle frenata (livello 4 su 5 secondo le stime della casa milanese), mentre lo stress sui pneumatici sarà di livello medio (valore 3 su 5). Praticamente assenti le forze laterali (livello 1 su 5) così come sarà ai minimi il livello di abrasione (ancora 1 su 5); attenzione però all'evoluzione dell'asfalto (livello 5 su 5), la quale sarà costante lungo tutto un fine settimana che si preannuncia caldo e soleggiato, e che andrà ad offrire alla domenica un asfalto con un rango di aderenza molto più alto rispetto alle prime libere del venerdì.

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Attenzione alle temperature incostanti dell'asfalto

Il quadro del fine settimana azero lo ha fatto Mario Isola, direttore del motorsport per la Pirelli, nella consueta anteprima del produttore italiano: "Prima del debutto di Jeddah, Baku era il circuito cittadino più veloce del calendario. Tuttavia, per i pneumatici non risulta troppo impegnativo, perché non ci sono curve che esercitano carichi enormi sulle gomme. I livelli di abrasione sono bassi e le forze laterali contenute, perciò avere la stessa nomination di Monaco è una scelta coerente. Va comunque detto che le velocità elevate che si raggiungono su questo tracciato mettono i pneumatici alla prova. Il fattore chiave qui è la trazione: la sfida principale per i team sarà trovare il giusto equilibrio tra asse anteriore e posteriore, perché se è necessario mettere in temperatura le anteriori per generare grip, sapendo che i lunghi rettilinei raffredderanno i pneumatici, il calore non dovrà essere eccessivo al posteriore, altrimenti nelle zone di trazione si rischierà il surriscaldamento. Inoltre, la temperatura incostante dell'asfalto contribuisce a rendere Baku un circuito con caratteristiche peculiari e svariate sfide tecniche, che però sono le stesse per tutti".


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