Il circuito ha un lunghissimo rettilineo da oltre 2 km e genera un elevato recupero energetico. Sulla PU numero 2 la scelta di utilizzare il terzo gruppo turbocompressore
Baku impone un cambio di rotta sui risultati, dopo due gare nelle quali la vittoria, autorevole, è sfumata sotto i colpi di un'affidabilità in difetto e scelte strategiche errate.
Ferrari prepara la trasferta azera, pista un anno fa sulla quale Red Bull dominò e, oggi, annunciata essere ancora favorevole per l'efficienza in rettilineo della RB18. Sarà un banco di prova molto interessante per leggere i progressi della F1-75 su una tipologia di circuito ultraveloce e dopo gli sviluppi introdotti in Spagna.
Red Bull vi arriva con l'interrogativo circa l'affidabilità dell'attuatore del DRS, a Barcellona nuovamente con problemi rimessi - a dire di Marko - all'operazione di alleggerimento sui componenti ricercata dal team.
In Ferrari è attesa l'introduzione di nuove componenti della power unit, sulla power unit numero 2. Si andrà a impiegare della terza unità stagionale su turbo e MGU-H.
Sterzi a parte: Spalle al muretto per questa Ferrari
Ricorrere a un terzo esemplare nuovo di entrambi i componenti a Baku è funzionale a un circuito sul quale lo sviluppo della potenza e il recupero energetico sono su valori tra i più elevati in assoluto dell'anno.
Nell'economia del mondiale, pur con una gestione a rotazione dei componenti residui, incorrere in penalità è una prospettiva inevitabile, strategicamente bilanciata con i guadagni prestazionali di un set di quattro power unit per completare la stagione. Ricordiamo come sia oltre la terza unità - su MGU-H, MGU-K e turbocompressore - che si incorre nell'arretramento di posizioni in griglia.
nb: Gasly - quinto EX (scarico) montato a Monaco
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