GP Ungheria, l'anteprima: una pista pro-Ferrari prima delle vacanze

GP Ungheria, l'anteprima: una pista pro-Ferrari prima delle vacanze© Getty Images

L'Hungaroring, sulla carta, si sposa molto bene con le caratteristiche della Ferrari F1-75, che sul toboga magiaro può vedere esaltate le sue doti in trazione ed il suo grande carico aerodinamico

26.07.2022 16:02

In questi casi, per la Ferrari, un GP che arriva immediatamente in successione è quanto di meglio si possa chiedere. E' vero, sono considerazioni già espresse dopo Barcellona e Baku; ma stavolta è ancora più importante perché da cancellare non c'è la rottura di un motore, bensì un grossolano errore che rischia di costare carissimo in chiave iridata. Ma a dare la carica in vista del GP d'Ungheria, ci ha pensato direttamente Mattia Binotto nei minuti successivi al GP di Francia: la Ferrari va a Budapest per la doppietta.

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Binotto non si nasconde

Binotto non è tipo da sbilanciarsi troppo, ecco perché in un certo senso le sue parole hanno sorpreso. Ma sono parole che poggiano su basi solide, pensando alle caratteristiche dell'Hungaroring. Quella magiara è una pista tortuosa, dove sorpassare è difficile e dove gli allunghi sono limitati al rettilineo di partenza e ad altre due brevi accelerazioni. Per il resto, si tratta di una lunga serie di curve in successione, come fosse un kartodromo di grandi dimensioni: sulla carta, il terreno di caccia ideale per una Ferrari che in curva quest'anno ha quasi sempre fatto la differenza. Considerando poi l'importanza che ha la trazione su questo tracciato, non è sbagliato dire che la F1-75 sul circuito ungherese possa andare a nozze.

La monoposto 2022 del Cavallino Rampante ha dimostrato di poter essere temibile ovunque, per questo parlare di pista favorevole può risultare fuorviante. Però è giusto dire che rispetto ad altri circuiti l'Hungaroring si sposa ancora meglio con le caratteristiche della F1-75, a cui c'è da aggiungere che l'arma principale della Red Bull, l'efficienza aerodinamica, di fatto è del tutto vana su una pista del genere. In Ungheria si gira sempre con alti carichi di deportanza, e sono considerazioni da fare, alla vigilia dell'ultima fatica prima della pausa estiva.

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Gomme e sorpassi

La Pirelli come in Francia porterà nuovamente le tre mescole centrali della gamma, ma gli sforzi richiesti alle gomme saranno differenti rispetto a Le Castellet: a Budapest conta maggiormente la trazione, per cui è l'asse posteriore ad essere più sollecitato.

Da un certo punto di vista il tracciato magiaro sarà un banco prova non indifferente per la nuova generazione di monoposto. Il tracciato magiaro è storicamente ostico per i sorpassi, le vetture di quest'anno hanno dimostrato che con esse è più facile seguire un rivale, aspetto che è sempre stato critico in Ungheria: per cui, quest'anno, è lecito attendersi una possibilità di sorpasso maggiorata rispetto agli anni scorsi. Una buona posizione in qualifica su questo tracciato tuttavia è sempre fondamentale, anche se nella sua storia Budapest ha saputo regalare edizioni imprevedibili, spesso per la pioggia; quest'anno le percentuali di precipitazioni sono al ribasso per la giornata di domenica al momento di scrivere, ma non sono da escludere. Molto più alte, invece, le possibilità di pioggia nella giornata di sabato: attenzione perché sbagliare in qualifica a Budapest spesso significa compromettere in via definitiva il fine settimana. Se invece pioggia non sarà, occhio alle temperature: il caldo si farà sentire e dal punto di vista dell'affidabilità Budapest è una pista piuttosto esigente.


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