F1, le grandi rimonte iridate: ecco a chi deve ispirarsi Leclerc

F1, le grandi rimonte iridate: ecco a chi deve ispirarsi Leclerc© Getty Images

Con 80 punti di svantaggio, il titolo per la Ferrari sembra utopia: eppure, nella storia, ci sono stati esempi di recuperi prodigiosi che alla fine sono valsi l'iride a chi inseguiva

08.08.2022 ( Aggiornata il 08.08.2022 08:54 )

1976: Hunt nell'anno dell'incidente di Lauda

Il 1976 è un anno talmente epico che Ron Howard ne ha fatto un film, il celebre "Rush", che racconta il duello tra James Hunt e Niki Lauda. Quest'ultimo, con la Ferrari, dopo il titolo vinto nel '75 pare lanciatissimo verso il bis iridato, mentre Hunt, con la McLaren, fa fatica. Dopo la nona prova di Brands Hatch, Lauda guida la classifica con 61 punti, mentre il primo inseguitore, Jody Scheckter, di punti ne ha addirittura meno della metà, 30. Hunt, invece, insegue a -35. Considerando che all'epoca al vincitore venivano assegnati 9 punti, si tratta di un ritardo di circa 4 GP, paragonabile più o meno a 100 punti di oggi, a 7 gare dal termine. Nel successivo GP di Germania, però, Niki è protagonista dell'incidente che vede andare in fiamme la sua vettura. Lauda salta i successivi due GP, torna a Monza, ma Hunt è in fase di recupero ed il titolo resta in ballo fino all'ultima gara in Giappone: sotto il diluvio Lauda non se la sente di proseguire, Hunt nel finale piazza dei sorpassi decisivi che lo portano al 3° posto ed il titolo è suo per un punto.


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