Horner aspetta Herta in AlphaTauri e la decisione della FIA

I punti della Superlicenza e il regime ammesso causa Covid

Herta per riallacciare un legame tra F1 e piloti statunitensi che ha avuto in Alexander Rossi, Marussia nel 2015, il più recente rappresentate dell'automobilismo a stelle e strisce nella massima serie.

Ventidue anni lo scorso marzo, a Portimao ha debuttato al volante di una Formula 1, con McLaren. Nel 2023 si profila l'esordio da titolare, scenario rimesso alla concessione discrezionale da parte della FIA della Superlicenza.

Non ha i 40 punti necessari, nell'arco delle ultime tre stagioni, per vedersi riconosciuto il documento. Tuttavia, un'eccezione introdotta per bilanciare gli effetti della stagione corsa in pieno Covid, quella del 2020, lo rimette incorsa per la concessione discrezionale, avendo più di 30 punti nei piazzamenti conquistati nelle tre migliori stagioni sulle ultime quattro (2019-2022).

"Quello della Superlicenza è un problema FIA, ci serve solo chiarezza in merito alla situazione dei punti, che speriamo arrivi il prima possibile. Questo gioca un ruolo chiave nella giostra dei piloti. 

In merito ai chiarimenti legati ai punti per un pilota che cerca di venire in Formula 1, dovete sapere che ci sono delle opzioni.

Pierre sta facendo un buon lavoro con AlphaTauri, non penso ci sarà il desiderio di cambiare senza un'interessante alternativa a disposizione", ha scandito Horner.

Serie Indycar che, ai fini dell'assegnazione dei punti, è considerata nella vittoria del campionato alla stregua della Formula 2, mentre i punti per i piazzamenti dal secondo al decimo posto sono all'incirca dimezzati e ricalcano l'attribuzione riconosciuta a un equivalente piazzamento in Formula E.

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