Wolff: senza penalità, 20 motori da qualifica

Wolff: senza penalità, 20 motori da qualifica© LAT Images/Mercedes F1

Il sistema merita una revisione, possibile con il futuro tetto di spesa applicato al motore; Toto Wolff ricorda la necessità alla base delle penalità per le sostituzioni di elementi della PU

22.09.2022 ( Aggiornata il 22.09.2022 09:43 )

La logica delle penalità secondo Wolff

"Dobbiamo ricordarci perché abbiamo le penalità. Sul fronte del telaio siamo limitati dal tetto di spesa, non lo eravamo in passato. Sul motore non lo siamo ancora. Se non ci fossero le penalità in griglia avremmo motori da qualifica e non 5 ma 20", commenta Toto Wolff, Mercedes che in una stagione pessima per le prestazioni della W13 può certo consolarsi con l'affidabilità della propria power unit.

"I grandi team spenderebbero a piacimento per avere un vantaggio e per questo c'è bisogno di un fattore che eviti tutto ciò. Da qui derivano le penalità sulle power unit".

Necessarie a dire di Wolff, non immodificabili. 

"Certamente sono diventate troppo complesse, dovremo riconsiderarle quando entrerà il tetto di spesa sui motori. Però non vogliamo avere una corsa sui motori introdotti, poiché qualsiasi libertà dovesse essere concessa la prenderemmo e la useremmo in chiave ancor più strategica.

Se la penalità fosse solo di 5 o 10 posizioni, allora comunque romperemmo un motore a gara perché avremmo 3 decimi di vantaggio. È necessario che vi sia un certo deterrente".


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