Il GP del Giappone è un'altra chance per diventare campione del mondo. Max sottolinea la necessità di un week end perfetto. Su Honda: "Sarebbe bello tornassero in futuro"
Ancora su Honda, sul brand che sarà nuovamente in macchina, Max dedica riflessioni mentre c'è in ballo un futuro da delineare. L'orizzonte è quello del 2026, del partner motorista che andrà a operare accanto a Red Bull Powertrains; Honda è uno dei marchi in corsa, il più accreditato.
"Ritrovare il nome Honda in macchina è fantastico. HRC c'era già, Honda in realtà non ma mai lasciato ed è ovviamente ancor più speciale il fatto che il nome Honda ritorni appena prima del GP di casa.
Abbiamo lavorato insieme molto bene, non è cambiato molto rispetto allo scorso anno. Siamo felici sia tornato il nome, una presenza più importante e sul futuro è ancora presto per parlarne. In generale il nome Honda è una presenza fantastica per la Formula 1 e sarebbe molto bello vederli tornare".
Tornando, invece, ai fatti della qualifica di Marina Bay, al giro di qualifica abortito su richiesta del team - a causa di un livello insufficiente di benzina in macchina -, Verstappen ha voluto chiudere la polemica: "Voglio dire, non si tratta di ingegneria aerospaziale, semplicemente prestate attenzione ai livello di benzina. Non c'è granché da cambiare, quando metti benzina in macchina per fare 5 giri puoi fare 5 giri, non riuscirai a farne 6. Si può parlare per ore di questa cosa ma non cambierà nulla.
A Singapore abbiamo vissuto un venerdì insufficiente per numero di giri percorsi, ci sono state alcune cose andate male perché abbiamo apportato cambiamenti alla macchina e non siamo riusciti a testarli a causa della pista bagnata, portarli poi in gara: è stato un fine settimana di gran confusione e credo sia l'esempio migliore di come non vuoi che vada un week end. È stato d'insegnamento".
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