Budget cap, cosa succede ora: i rischi per Red Bull e Aston Martin

Budget cap, cosa succede ora: i rischi per Red Bull e Aston Martin© Getty Images

La Federazione ha ufficializzato le irregolarità per quanto riguarda le due squadre, sebbene per Aston l'infrazione sia solo "procedurale"; certificato invece lo sforamente del budget cap da parte del team di Milton Keynes

11.10.2022 ( Aggiornata il 11.10.2022 12:51 )

E dunque cosa rischiano Red Bull ed Aston Martin? E' la domanda che circola ancor più vorticosamente tra gli appassionati dopo che la FIA, pubblicando i bilanci, ha confermato lo sforamento del budget cap da parte del team di Milton Keynes, fresco di titolo iridato con Verstappen. Dopo le voci che hanno cominciato a rincorrersi alla vigilia del GP di Singapore, la Federazione ha messo fine ai dubbi sull'infrazione o meno, ed adesso si attende la punizione che certamente arriverà. Quale, non è ancora dato sapere.

Aston Martin e Red Bull, quali differenze?

Questo perché non c'è un regolamento specifico in tal caso, con le normative che lasciano spazio a pene differenti. Mentre la FIA Cost Cao Administration, come specificato nel suo comunicato, "sta attualmente determinando la linea d'azione appropriata", viene normale chiedersi come si procederà perché, qualunque mossa verrà decisa, farà scuola. Ciò che è certo, è che l'infrazione della Red Bull non rientra nelle "sanzioni materiali", che sono quelle più gravi (cioè superamento del budget cap di una cifra superiore al 5% rispetto ai 145 milioni di dollari concessi nel 2021, perché è della stagione scorsa che parliamo), bensì in quelle "minori". Per Aston Martin, invece, l'infrazione è ancora minore e rientra tra quelle "procedurali". Dunque, è lecito aspettarsi una punizione più severa per la Red Bull che per il team di Lawrence Stroll.

Ecco la posizione della Red Bull tra collaborazione e opzioni

Titolo 2021 sub judice

Per quanto riguarda la Aston Martin, trattandosi di "errore procedurale" (termine generale che può indicare svariate colpe, come presentazione tardiva del resoconto finanziario, errore nella compilazione dello stesso, mancata collaborazione a specifiche richieste dei giudici e così via), tutto fa pensare ad una pena tutto sommato lieve (una multa e niente più?), dato che non c'è stato una sforamento al tetto di spesa.

Quest'ultimo, come detto, c'è stato invece per quanto riguarda la Red Bull, che avrà per forza di cose una sanzione più severa rispetto alla ex Racing Point. Tra le possibili sanzioni per "violazione minori", i giudici possono scegliere tra reprimenda, rimprovero pubblico, riduzione di punti in entrambe le classifiche (dell'anno incriminato, dunque il 2021), limitazioni ai test, esclusione da alcune sessioni di un fine settimana di gara (ma non dal GP vero e proprio) e riduzione del budget cap per la stagione successiva.

Questo è l'elenco delle possibili sanzioni, in mano ai giudici, che possono muoversi liberamente in questo ventaglio senza che sia specificato quale pena infliggere. Di conseguenza, almeno in linea molto teorica, il campionato 2021 è sub judice: difficilmente si arriverà ad una sottrazione di punti nel campionato Piloti, ma fino a quanto la Federazione non si esprimerà ufficialmente è un'ipotesi da tenere comunque in conto.

Ma intanto Horner festeggia il titolo Piloti 2022


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