Verstappen, il deficit Red Bull in qualifica conta meno

Verstappen, il deficit Red Bull in qualifica conta meno© Getty Images

Max riconosce alla Ferrari la superiorità in qualifica, un esercizio che rispetto allo scorso anno, grazie alle nuove macchine, ha avuto un peso inferiore sugli esiti dei GP

Fabiano Polimeni

12.10.2022 ( Aggiornata il 12.10.2022 09:39 )

La cavalcata di Max Verstappen e di Red Bull verso la conquista dei due titoli iridati ha inanellato vittorie su vittorie, arrivando a vincere per distacco (ampissimo). Eppure, l'inizio di campionato prospettava un testa a testa destinato alla volata, al fotofinish, con una Ferrari velocissima e, tra Australia e Bahrain, certo più solida della RB18. 

La realtà delle cose è stata ben altra, la F1-75 ha scontato gravi lacune di affidabilità, dove Red Bull, superate le magagne sofferte nelle prime due gare, ha marciato come un orologio.

Dove ha difettato a lungo è nella prestazione in qualifica, un esercizio che Verstappen analizza e pesa nella sua importanza con le monoposto a effetto suolo. 

RB18 un animale da gara

"Non abbiamo avuto la macchina più veloce sul singolo giro per gran parte della stagione. Semplicemente è stato un esercizio al quale la macchina non si è adattata, quello della prestazione sul giro singolo. Poi, essere decisamente un po' sovrappeso all'inizio non ha aiutato la prestazione su un giro secco. 

Red Bull in pista a Imola con Max per festeggiare il mondiale

Penso però che con queste nuove macchine ci sia una cosa interessante rispetto al passato, a quando ti concentravi molto sulla qualifica perché sapevi quanto sarebbe stato difficile superare. Adesso, anche se la qualifica non è straordinaria, se hai una buona macchina da gara puoi comunque lottare e superare in realtà altri piloti. È l'aspetto più bello di queste nuove macchine. Quest'anno, fare la pole era bello ma non sempre voleva dire che avresti vinto la gara". Ecco, chiedere a Charles Leclerc per conferme.

Red Bull è stata la miglior interprete in assoluto nella gestione delle gomme in gara, un vantaggio che dopo la pausa estiva si è manifestato in forma piena. Un equilibrio rispetto alla Ferrari che, dopo le novità al fondo della F1-75 portate in Giappone, si attende di verificare nuovamente e sull'asciutto nelle prossime gare, per emettere un'opinione completa.

La velocità di sempre, con maggiore esperienza

Max, vinto il titolo a Suzuka, ha rivelato come in Francia abbia avuto la sensazione piena di un bis iridato destinato a farsi realtà. Quanto sia diverso il Verstappen del secondo titolo rispetto al primo è il diretto interessato a spiegarlo. 

"Probabilmente la gente si aspetta sempre qualcosa in più da te, alla fine però non cambia per quel che mi riguarda: guardi sempre a te stesso e ti chiedi come puoi fare meglio. 

Non penso di essere diventato per forza un pilota più veloce, perché in questa fase della carriera non credo che all'improvviso trovi un decimo o due nella tua guida. Tutto è nell'apprendimento dalle stagioni passate, nell'applicazione di quegli insegnamenti.  Probabilmente, a volte, certe situazioni possono renderti appena un po' più veloce perché sai meglio come affrontare ogni aspetto: che sia la macchina, le gomme, l'esperienza in pista".


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