GP Las Vegas, Russell e una pista disegnata per l'intrattenimento

Spa, Suzuka, Silverstone, tra i circuiti in calendario, entrano di diritto nel Pantheon delle piste più sfidanti e appaganti per i piloti. Non si può chiedere pari valore a circuiti cittadini per quanto ben ricavati nella loro varietà di curve.

Las Vegas ha introdotto quel che sarà il GP distante ancora 12 mesi, lo ha fatto con le esibizioni di Mercedes e Red Bull lo scorso week end. Ha aperto la vendita dei biglietti per i primi settori e i primi pacchetti sui tre giorni. È una macchina che si è messa in movimento.

Il circuito? Le 17 curve su oltre 6 chilometri di sviluppo rappresentano un girare tra casinò e hotel, l'affrontare la Strip di Las Vegas in pieno. Il promoter, rispetto alla primissima tracciatura, ha modificato il passaggio tra curva 6 e curva 9, inserendo un tortuoso sinistra-destra-sinistra dalle pieghe più dolci rispetto ai 90 gradi della prima ipotesi di tracciatura.

Divertente per il pubblico, molto meno per i piloti

Cosa aspettarsi? George Russell promuove il circuito quanto a spettacolo che offrirà al pubblico. Sotto il profilo dell'esperienza al volante, invece, è assai più scettico.

"Guidare una Formula 1 su piste veloci come questa non è mai facile. Non penso, però, che sarà il circuito più emozionante per i piloti.

Per voi che guarderete, sento che la pista è stata disegnata per offrire una bella gara, creare intrattenimento e sorpassi. Fintanto che riusciremo a essere davanti non mi importa che sia avvincente", le parole dell'inglese da Las Vegas.

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