Andretti: "Formula 1 ingorda, è tutta una questione di soldi"

Andretti: "Formula 1 ingorda, è tutta una questione di soldi"

Michael Andretti approfondisce le ragioni dell'accoglienza tiepida riservata alla candidatura Andretti Cadillac e indica due squadre considerate "amiche" del progetto 

Fabiano Polimeni

10.01.2023 ( Aggiornata il 10.01.2023 17:10 )

"E' tutta una questione di soldi". Michael Andretti va dritto al punto, nel commentare le posizioni contrarie della quasi totalità delle squadre di Formula 1 all'ingresso di un undicesimo team in griglia. Non che la FOM abbia fatto i salti di gioia, negli ultimi 12 mesi.

Le parole più dolci riservate da Liberty Media al progetto Andretti Global sono state all'insegna del "non è una priorità di F1, ampliare la griglia". Finanche a sollevare un vero problema... parole di Greg Maffei del maggio 2022: "In certi casi ci sono dei problemi: i paddock, i garage, in alcuni posti non ci sono più di 10 garage".

Un gettone d'ingresso da rivalutare

"E' tutta una questione di soldi", spiega Andretti in un'intervista a Forbes. Le squadre non vogliono concedere un ingresso pagato solo 200 milioni di dollari, in un business miliardario e con la spartizione dei premi attualmente tra 10 squadre.

Non è un caso che, tra i rumors più recenti, raccolti dal giornalista della BBC, Andrew Benson, vi sia una predisposizione diversa delle squadre se, anziché il versamento di un'entrata da 200 milioni di dollari, un 11° team apportasse 600 milioni di dollari. 

L'editoriale del direttore: con la FIA c'è il grande Fred

"E' tutta una questione di soldi. Pensano, per prima cosa, che subiranno una diluizione di un decimo della loro quota di premio; sono diventati anche molto avidi, immaginando che faremo incetta di tutti gli sponsor americani.

È tutta una vicenda di ingordigia e di pensare per se stessi, non a ciò che è meglio per la crescita generale della categoria", commenta Andretti, dopo l'annuncio della collaborazione con Cadillac.

Cadillac oltre il brand

Sarà un impegno concreto, quello del marchio del Gruppo GM, non una semplice operazione di logo apposto sulle macchine, come tante se ne sono contante e se ne contano nella F1 attuale.

"GM e Cadillac contribuiranno parecchio per aiutarci a portare una monoposto in pista. In questo momento siamo in una fase di forte crescita, c'è molta strada ancora da fare e desideriamo seguire ogni procedura prevista. Siamo in una buona posizione.

Cadillac sarà parecchio coinvolta nella produzione della macchina. Se entreremo nel 2025 non avremo ancora il nuovo motore ma, nel 2026, ci sono varie cose che possiamo fare con un altro motorista. Non sarà un motore ribrandizzato, ci sarà della proprietà intellettuale di Cadillac in quel motore".

Brown e Alpine gli amici di Andretti

Il programma Formula 1 di Andretti Global ha visto, finora, il supporto esclusivamente di Alpine e di McLaren, dalla presentazione nel 2022.

"Zak Brown vuole fare tutto il possibile per aiutarci ad arrivare in Formula 1, come anche Alpine. Sono due ottimi alleati, Zak è stato parecchio di supporto, un alleato e un grande amico. Mi dà consigli ed è lì per aiutare. Ci aiutiamo a vicenda, a lungo l'ho aiutato quando è arrivato in Indycar: è un'amicizia che funziona", dice Andretti, non senza riservare un'altra critica ed evidenziare le posizioni differenti tra Formula 1 e FIA.

"Non mi sorprende la Formula 1, i proprietari dei team, pensino a se stessi, ma non è ciò che è meglio per la categoria. Il presidente Mohammed pensa al futuro dello sport, questa è la differenza con la posizione dei proprietari delle squadre".


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