Il progetto McLaren si compone progressivamente, servono due strutture cruciali per tornare a essere vincenti. Zak Brown indica i passi avanti attesi tra 2023 e 2025
Servirà del tempo per ritrovare una McLaren in grado di vincere, gare e campionati. Zak Brown non ha fatto mistero di quanto al team servano strutture in fase di realizzazione - vedi la nuova galleria del vento e il simulatore - per poter sfidare Red Bull, Ferrari, Mercedes.
Prima le difficoltà legate all'affidabilità dell'impianto frenante, poi i limiti di una monoposto troppo conservativa nell'affrontare i nuovi regolamenti, hanno limitato i risultati nel 2022, rivelatosi deludente.
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Al 2023, Brown chiede il ritorno a una forma passata, la migliore espressa da McLaren nelle ultime stagioni: "Mi piacerebbe che quest'anno fosse come il 2021, a vederci in mischia con i primi tre team, però non abbiamo ancora tutta l'infrastruttura tecnologica al suo posto".
Fu il campionato del ritorno alla vittoria, con Ricciardo a Monza e in condizioni particolarissime (con il ritiro di Hamilton e Verstappen), il campionato della lotta con la Ferrari per il terzo posto.
Il confronto probabile, atteso, nel 2023, vede una McLaren a contendere il piazzamento ad Alpine e con una Aston Martin probabile terza rivale.
"Siamo due o tre anni lontani dal poter lottare per il titolo. Entro il 2024 avremo le infrastrutture tecnologiche ma non per condurre tutto lo sviluppo della monoposto", spiega l'a.d. di McLaren Racing a Espn.
"Il 2024 vorrei vederlo come un buon passo in avanti e con la capacità di battagliare con maggior regolarità. Poi nel 2025 avremo tutto il necessario: piloti, tecnici, risorse, galleria del vento, simulatore. Non c'è ragione, sulla carta, per la quale non dovremmo essere in una posizione di poter lottare stabilmente nel 2025: è la nostra ambizione".
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