Alpine A523, un'evoluzione con sostanziali novità: ecco come cambia

Sospensioni, raffreddamento, aerodinamica anteriore ed efficienza dell'ala posteriore. Il direttore tecnico Alpine indica i campi di intervento per migliorare le prestazioni del 2022

Fabiano Polimeni

17.02.2023 09:30

"Nel 2023 puntiamo a essere ancora più aggressivi con il programma di sviluppo". Così il direttore tecnico della Alpine, Matt Harman, nel presentare la A523 e i concetti chiave di un progetto che si muove nel solco dell'evoluzione.

Alpine protagonista di un campionato 2022 all'insegna di costanti aggiornamenti, soprattutto nell'aerodinamica delle pance. Resta una filosofia comune tra A522 e monoposto del 2023. Dove, invece, il cambiamento è radicale è al comparto sospensivo.

Sospensioni, geometrie e schemi differenti

Al posteriore si passa da un pull-rod a uno schema push-rod, con ragioni della scelta che Harman ha elencato in un minor peso, maggiori opportunità di regolazione d'assetto e, soprattutto, un miglioramento dei flussi verso il diffusore.

Triangolo anteriore riposizionato

La sospensione anteriore, invece, pur conservando lo schema push-rod, dispone in modo radicalmente diverso il triangolo superiore. Continuano a essere separati i tiranti di sterzo, in posizione alta e davanti al triangolo superiore. Quest'ultimo sposta il braccio posteriore in una posizione molto più bassa nell'installazione al cockpit rispetto a quanto non facesse la Alpine 2022. Sulla A523 si è seguita la soluzione Red Bull, una scelta ottimizzata nel controllo delle variazioni d'assetto in frenata.

"La macchina è un'evoluzione su molti aspetti. Abbiamo cambiato sia la sospensione anteriore che posteriore e sbloccato prestazione dall'ala anteriore e dalle strutture che impattano sui flussi frontali. 

Questo ci ha consentito di ottenere ulteriore prestazione dal diffusore, che ha portato a un diverso concept di sospensione posteriore", spiega Harman. 

Musetto "lungo" e pance ottimizzate

Il musetto si estende fin sul profilo principale dell'ala e a essere differente è anzitutto il raccordo del primo flap ai lati del muso. La Alpine A523 è un progetto al di sotto del limite di peso di 798 kg e potrà contare sull'installazione di zavorre nei punti predefiniti dal regolamento.

Le pance rappresentano un'evoluzione del filone tecnico con rampa nella porzione interna e bordi invece alti nella parte superiore. Lo scavo al di sotto delle prese dinamiche ai lati del cockpit segue quanto proposto dalla A522, riducendo gli ingombri soprattutto nella porzione immediatamente di raccordo al fondo. Lo stesso avviene nella parte superiore.

Dalle forme squadrate delle prese laterali viste nel 2022, poi, si passa a forme più stondate e con un bordo d'ingresso inferiore ricurvo verso il basso (immagine a sinistra).

Ala posteriore, più carico e drag ridotto

La cover del motore ha volumi più ampi ed estesi fino ai lati dello scarico. L'estrazione del calore dalle masse radianti è stata ottimizzata per potenziare i flussi verso la beam wing.

"Abbiamo adattato il sistema di estrazione del calore nelle dimensioni e posizionamento, in modo da abbinarsi a un concept di carrozzeria evoluto rispetto alle ottime prestazioni avute lo scorso anno.

Al posteriore abbiamo incrementato l'efficienza dell'ala posteriore, sopratutto della beam wing, che ha concesso elevati miglioramenti dei livelli di efficienza", aggiunge il direttore tecnico Alpine.

La power unit è stato il punto debole della A522 e i progressi sull'affidabilità si abbinano, con la A523, a masse radianti rese più compatte negli ingombri.

"Vogliamo continuare con lo stesso filone del 2022 sugli sviluppi e abbiamo già un chiaro programma e componenti da introdurre, sia dal punto di vista aerodinamico che meccanico. Siamo assolutamente entusiasti di quel che abbiamo preparato in termini di sviluppo", ha anticipato Harman, per un'Alpine che coltiva ambizioni da migliore tra i team immediatamente dietro ai grandi e distacchi da ridurre nei confronti di chi emergerà quale terza forza in pista.


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