Verstappen e Red Bull i più in palla

Il primo giorno di test F.1 in Bahrain conferma lo status quo

23.02.2023 19:13

E se dall’anno scorso fosse cambiato poco o niente? La prima giornata di test collettivi della Formula Uno in Bahrain ovviamente non fornisce alcuna risposta, solo stimoli per formulare questa domanda, per ora non ancora in grado di meritare replica attendibile, ma tale da dare un quadro istantaneo abbastanza indicativo. Di sicuro poco è cambiato sul versante tecnico, perché le dieci F.1 viste finalmente in versione semi-definitiva non posseggono, a guardarle sfrecciare, nulla di clamorosamente diverso dall’aspetto di quelle della stagione precedente. Per cui, almeno sul piano filosofico-progettuale, questa appare una stagione di armoniosa evoluzione, a far seguito all’anno 2022 della rivoluzione, con l’arrivo della seconda generazione turboibrida.

Non cambia nulla

Zero novità anche in cima alla classifica, perché per prestazioni, qualità dei tempi e quantità dei giri inanellati al top c’è sempre King Max Verstappen, il più veloce di mattina e di pomeriggio, unico pilota a non cedere la monoposto al compagno di squadra (Perez è rimasto a piedi, per ora) e capace anche di inanellare ben 157 giri, ovvero la distanza secca di tre Gp del Bahrain di fila, senza accusare la minima esitazione o un problema di sorta. Spiegando bello chiaro che al top per ora ci sono loro: Max e la RB19. 

Aston Martin nata bene, la Ferrari...

Secondo il sorprendente Alonso con l’ancora più strabiliante nuova Aston Martin, che la mattina era stata la prima a fermarsi per un guaio d’elettronica, guidata dal tester debuttante Drugovich, il quale sostituisce per ora l’infortunato Stroll. Quel che è certo è che l’Aston Martin stessa pare nata bene, benissimo, per quel che conta il primo giorno, per il resto si vedrà. Senza troppa ansia e ma anche privo di particolari lodi l’inizio della Ferrari SF-23, veloce e consistente con Sainz, terzo assoluto nella lista dei tempi, a 4 decimi da Max e di un soffio davanti al compagno di squadra Leclerc, peraltro due volte fermo in pit-lane nel pomeriggio. Col team al lavoro sull’ala e su una sospensione, mentre lui sfoggiava un’espressione non delle più entusiaste, ma son solo particolari privi di significato profondo, questi. Anche il porpoising mostrato dalla Rossa è tutto daverificare e non implica il fatto che esistano davvero problemi rilevanti. Di sicuro, se la Red Bull si prende un iniziale dieci e lode e la Ferrari merita un 7+, un voto ben minore e un tantino preoccupante lo attira la Mercedes, a 6 decimi con Hamilton (secondo dietro Max per quantità dei giri percorsi, con 83) e staccatissimo con Russell, addirittura a 1”3 dalla vetta. Anche in questo caso, il tutto va rapportato alla tendenza Mercedes a nascondersi sempre, nei test preparatori. Inoltre, e il discorso vale per tutti, tanto tempo è partito per prove ai flussi d’aria con vernice fluo, aggiustamenti vari e riscontri dei sensori, quindi quelle del primo giorno paiono tutte indicazioni da prendere con le molle e doverosissima cautela.

Come sono andati gli altri

Bene l’Alfa Romeo-Sauber con Zhou ottavo e la Williams, consistente e ottima di passo, in top ten con Albon e il deb Sargeant, mentre la McLaren, pur ottima quinta con il bravo Norris, è ancora acerba e l’esordiente Piastri, l’unico ad aver segnato il tempo con le C2 a differenza degli altri tutti con le C3 più morbide, sta quasi a fondo lista, senza acuti di sorta. Sul piano delle prestazioni la Haas è sembrata più a suo agio di AlphaTauri e Alpine, che per ora sembrano aver deluso, al primo confronto col cronometro, ma domani si riparte con la seconda giornata che funge quasi da prova d’appello. Già tutti a caccia di Verstappen e della Red Bull e avanti così.


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