Test Bahrain 2023, day-2: lampo di Zhou, Ferrari migliora il bilanciamento

Test Bahrain 2023, day-2: lampo di Zhou, Ferrari migliora il bilanciamento© Getty Images

A circa mezz'ora dalla fine Zhou ha sparato un tempo utile per mettersi davanti a tutti, togliendo a Verstappen la miglior prestazione di giornata; la Ferrari migliora nel corso del pomeriggio mentre la Mercedes va ko

24.02.2023 ( Aggiornata il 24.02.2023 17:41 )

Max Verstappen, a meno di colpi di scena, lo vedremo nuovamente in azione solamente nelle FP1 del GP del Bahrain. L'olandese della Red Bull si stava assicurando di lasciare il volante della RB19 a Perez solo dopo aver stampato il miglior tempo nella sua ultima sessione di test, ed invece questa gioia, seppur effimera, gli è stata tolta da Guanyu Zhou, capace di fermare il cronometro sull'1'31"610.

Molto bene la RB19, ottimo stint sul finale della Rossa

Lasciando per un attimo da parte il lampo di Zhou, arrivato dopo una simulazione di qualifica a tutti gli effetti, ciò che colpisce di questa Red Bull non sono tanti i tempi (certamente buoni, ma ancora lontani dal limite e stampati in una situazione di disparità con gli avversari: il divario di 1"075 Leclerc lo ha rimediato a parità di gomme e nelle stesse condizioni di pista, ma la Ferrari si dice avesse parecchi chili di benzina in più, e questo al netto delle mappature usate), quando piuttosto la facilità con cui questa RB19 riesce a marciare. Un piccolo problema di affidabilità (perdita d'olio nella seconda parte del turno pomeridiano), cambiamenti nelle regolazioni ai quali la macchina risponde sempre perfettamente e poi una precisione pressoché totale in pista, con la squadra che con piccole modifiche pare aver messo nelle mani dei suoi piloti (ricordiamo l'ottima passo gara di Perez al mattino) una vettura già perfettamente bilanciata. Per fare un confronto, nel pomeriggio Leclerc ha guidato una Ferrari che accusava un evidente sottosterzo, condizione che mal si sposa con lo stile di guida del monegasco, riuscendo tuttavia a curarlo con gli interventi sull'assetto nel corso della seconda parte del pomeriggio, trovando un buon bilanciamento.

Comunque è certamente ancora presto per fare confronti diretti; i programmi di lavoro tra Red Bull e Ferrari sono stati molto differenti, così come il chilometraggio: la RB19 ha chiuso con 123 giri completati (70 per Perez al mattino, 47 per Verstappen al pomeriggio), mentre la SF-23 è riuscita a percorrere 138 tornate (76 con Sainz al mattino e 68 con Leclerc al pomeriggio). L'impressione generale sulla Ferrari è quella di una macchina con un alto potenziale ma che deve ancora aggiustare alcune cose, soprattutto nella gestione delle gomme. La miglior Ferrari la si è vista tuttavia nell'ultima mezz'ora di questa giornata di test, con una SF-23 che oltre che ben bilanciata è riuscita a portare a casa dei tempi ottimi con la gomma dura in quello che è sembrato a tutti gli effetti una simulazione di una porzione di gara.

Mercedes, qualcosa non va

Nella prima giornata di test la Mercedes ha scongiurato il pericolo di essere incappata in altri errori progettuali come con la W13, tuttavia questa seconda giornata ha regalato poche gioie al team di Toto Wolff. Nelle simulazioni di passo gara al mattina Hamilton ha sofferto tantissimo degrado, con particolari sofferenze con il posteriore (il che ha provocato molto sovrasterzo), mentre al pomeriggio il chilometraggio di Russell è stato molto limitato: a circa un'ora e mezzo dalla fine del turno pomeridiano la W14 ha accusato un problema idraulico e George ha visto terminare lì la sua giornata, chiusa con appena 26 giri completati.

Gli altri: Williams interessante

Per il resto è ancora molto presto parlare, anche perché le squadre stanno seguendo programmi differenti e difficili da comparare. Detto del miglior crono di Zhou (nessuna criticità al posteriore, l'area in cui si sono concentrati gli sforzi di Hinwil nel passaggio dalla C42 alla C43), ciò che si può segnalare è il terzo tempo di giornata di Alonso ed i passi avanti, almeno sin qui, da parte della Williams, che ha macinato chilometri (ben 154 giri per Sargeant) con regolarità evidenziando pure un passo gara interessante. Ancora più difficili da interpretare McLaren ed Alpine, prive di acuti in queste due giornate: tuttavia sia Norris che Ocon hanno parlato di passi avanti delle loro vetture, segno che forse pure loro stanno lavorando su prove meno appariscenti.

La classifica


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