Non solo Ferrari: un plauso ai Tricolori nei GP

Non solo Ferrari: un plauso ai Tricolori nei GP

Facciamo finta una tantum che la Ferrari neanche esista, per andare a incitare la pattuglia Tricolore che si è fatta largo nel Circus

27.02.2023 11:43

Il futuro Tricolore nel Circus

Poi dai uno sguardo al futuro e scopri che nei programmi junior e academy, tra i giovanissimi che più di tutti guardano con giustificate ambizioni credibilmente e auspicabilmente in F.1, ci sono due baby quali Kimi Antonelli e Gabriele Minì, che da pochi giorni hanno ricevuto entrambi bellissime notizie. Il primo, infatti, pupillo e protetto da Toto Wolff, è stato confermato nel programma Mercedes Junior, proseguendo il suo già asfaltato cammino di avvicinamento alle più alte vette dell’automobilismo, dopo aver vinto quattro titoli belli pesanti nelle ultime due annate, mentre è certo di prendere parte alla stagione di Formula Regional europea, con il team Prema.

Quanto al siciliano Gabriele Minì, il suo ingresso alla corte dell’Academy Alpine, marchio timonato (ben più che da team principal) da un altro grande dirigente italiano, del quale è bene non tacere né il nome né il prestigio e le gesta, ovvero Luca De Meo, è una mossa che sembra ridargli slancio dopo una stagione non del tutto fortunata - ma mica per colpa sua - in F.Regional. Il prosieguo della carriera vede quindi il buon Minì impegnato per un auspicabile e possibilissimo riscatto nella Formula 3, con il team Hitech Grand Prix.

Gli italiani dietro le monoposto

Andando avanti e sempre per non parlare della Ferrari, facendo finta che non ci sia, tanto c’è, delle altre nove monoposto, oltre alla SF-23 by Enrico Cardile, l’Aston Martin così promettente è dovuta all’ormai veterano ma sempre entusiasta Luca Furbatto e la Haas al bravissimo e sempre più sorprendente Simone Resta. E guai pensare che questa sia una ricognizione esaustiva, ma solo un sasso nello stagno. Perché in verità oltre a queste punte nobili d’iceberg sono tanti, tantissimi gli italiani a costituire una piccola legione decentrata praticamente in quasi tutti i team della Formula Uno.

Censendo e incensando chi sopra, simbolicamente, si sente il dovere e l’esigenza d’abbracciare tutti gli altri, non certo innominabili ma innominati solo per esigenze di spazio. A dimostrazione del fatto che esiste un esercito vero e proprio di ingegni ed eccellenze che sanno farsi largo e onore fuori dai confini nazionali. E che per una volta, mentre tutti guardano e pensano quasi solo alla Ferrari - per certi versi anche comprensibilmente -, meritano un applauso, una pacca sulle spalle e il rinnovo di una stima dovuta e infinita. Sì, sia ben chiaro. Per ciò che siete e per come lo state dimostrando, grazie, ragazzi.

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