Leclerc promuove gli ingegneri, la SF-23 troverà la finestra

Leclerc promuove gli ingegneri, la SF-23 troverà la finestra© Getty Images

Nonostante le variazioni imposte al fondo, il progetto Ferrari SF-23 ha fornito sensazioni positive. Verso il GP del Bahrain resta da centrare la finestra di funzionamento ottimale

Fabiano Polimeni

01.03.2023 ( Aggiornata il 01.03.2023 12:50 )

Verso il GP del Bahrain con la curiosità di scoprire i reali rapporti lassù al vertice della classifica, dove Red Bull è uscita dai test con solidissime certezze di competitività, mentre Ferrari e Mercedes sono accompagnate da dettagli più o meno rilevanti ancora da organizzare.

Impressioni di tre giorni di attività in pista, pronte per essere spazzate via quando nelle libere 2 e in qualifica cadrà la maschera di un lavoro differenziato e con incognite indecifrabili, proprio dei test invernali. Vale segnalare un altro "disclaimer": il Bahrain non è il circuito del Montmelò, non è Silverstone, non è Imola. Sakhir è un ottimo terreno di prova su specifiche caratteristiche della monoposto. I banchi di prova più significativi saranno altri, per giudicare la competitività delle monoposto.

Leclerc, snobbata la prestazione

In casa Ferrari si professa ottimismo sul lavoro svolto con la SF-23, nonostante le impressioni dall'esterno abbiano registrato un degrado gomme sui long run da risolvere. 

"È molto presto per dire quanto sia veloce la macchina. La prima giornata di test è solitamente riservata a raccogliere i dati e vedere come si correlano con le aspettative. Abbiamo avuto tutto quello che ci aspettavamo. Non ci siamo concentrati affatto sulla prestazione", ripete Charles Leclerc, intervistato dal podcast della F1. 

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"Diciamo che, dalle primissime sensazioni, non siamo ancora nella finestra ottimale di funzionamento. Non era questo l'obiettivo primario della giornata iniziale  di test.

Il primissimo feeling è molto simile al punto in cui abbiamo lasciato alla fine dello scorso anno e ci sono stati dei cambiamenti che avrebbero dovuto impattare negativamente sulla prestazione della macchina. Soprattutto le modifiche al fondo. È un buon segno avere lo stesso feeling, vuol dire che gli ingegneri hanno lavorato bene per recuperare quanto perso con le modifiche", approfondisce Charles.

Le solite candidate al titolo

Si corre per vincere il mondiale, è un obiettivo naturale per questa Ferrari, migliorata sul fronte dell'affidabilità della power unit, uno dei grandi punti deboli della scorsa stagione.

Correrà contro Red Bull, certa protagonista. E poi? "Sono certo che Mercedes sarà in lotta, ho sentito moltissime cose buone su Aston Martin, ma è tutto ancora da vedere. Nei test non conosci i livelli di benzina, le modalità del motore impiegate, non sai molto ed è difficile commentare adesso.

Mi piacerebbe avere un campionato in cui tutti e 10 i team avessero una chance di vittoria o comunque fossero molto vicini tra loro. Era così in F2 e F3, è fantastico perché il pilota può fare maggiormente la differenza".


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