Il team principal della Red Bull frena gli entusiasmi: il campionato è una maratona e servirà qualche gara prima di avere un quadro completa, nella consapevolezza che già a Jeddah le cose possono andare diversamente
Un inizio in totale scioltezza, un dominio incontrastato che ha fatto sembrare tutto sin troppo facile per la Red Bull in Bahrain. La doppietta di Sakhir è stato il modo migliore per iniziare la stagione, ma Christian Horner non vuole farsi false illusioni sul fatto che sarà un campionato a senso unico.
Jeddah è un tracciato con caratteristiche differenti rispetto a quelle di Sakhir, ed in Arabia Saudita potrebbe emergere un quadro diverso. Horner lo sa e ricorda a tutti che in F1 conta solo l'ultima gara: "In questo sport ci si dimentica presto delle vittorie - queste le sue parole raccolte da Speedweek -, il tuo valore lo dà solo la tua ultima gara. Per tutti eravamo ovviamente gli eroi del Bahrain, ma a Jeddah potrebbero esserci la Ferrari o l'Aston Martin al posto nostro, e non farei mai l'errore di cancellare la Mercedes. Possiamo essere contenti dell'inizio del mondiale, ma non daremo nulla per scontato. Aspettiamo e guardiamo come si svilupperanno le cose in Arabia Saudita e in Australia".
Horner dice che per avere un quadro completo servano più gare su tipologie di piste differenti: "Solo tra qualche gara, quando avremo corso su circuiti differenti, potremmo avere un quadro generale migliore, valutando meglio pregi e difetti nostri e dei nostri avversari. Come dico sempre, un campionato di F1 è una maratona. In Bahrain siamo andati bene, ma mi aspetto una concorrenza più forte nei prossimi GP".
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