Sainz, Red Bull ha costruito un dominio? Bravi loro

Sainz, Red Bull ha costruito un dominio? Bravi loro© Getty Images

Il pilota Ferrari riconosce i meriti al lavoro Red Bull e contesta di critica il dominio di un team. La F1 resta uno sport di tecnica soprattutto, al di sopra della differenza che può fare il pilota

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F.P.

24.03.2023 ( Aggiornata il 24.03.2023 09:37 )

La superiorità delle Red Bull è palese. Lo era già nel 2022, quando si è rivelata appieno a partire dalle gare estive, dopo un'Austria è stata il momento di "debacle". Un lavoro di perfezionamento ha prodotto una RB19 inavvicinabile, oggi, per qualsiasi altro team.

Chi avrebbe dovuto recuperare terreno, gli immediati inseguitori, si è fatto scavalcare da chi, invece, era parecchio più distante, vedi Aston Martin. Non resta che confidare in aggiornamenti che possano avvicinare Ferrari e Mercedes alla lotta di testa, sebbene resti più un auspicio al momento, tale è il vantaggio su cui può contare Red Bull.

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Domina in una misura già registrata in altre fasi storiche, dalla Mercedes alla stessa Red Bull, alla Ferrari del 2004, per restare nel secolo attuale. 

Tradite le aspettative del regolamento 

Fa parte dei cicli della moderna Formula 1, con buona pace di un regolamento tecnico che avrebbe dovuto portare la "naturale convergenza delle prestazioni", al secondo anno di applicazione. Tre parole ripetute come un mantra da chi, in Federazione, ha lavorato al regolamento chiamato a rendere le lotte in pista più facili e i distacchi tra team inferiori. 

Merito a Red Bull per aver lavorato meglio - partendo da condizioni di competitività favorevoli - nell'interpretare la RB19 e le nuove prescrizioni in materia di fondo, più alto di 15 mm. 

Ingiusto criticare chi domina

"Non mi sono mai preoccupato di una squadra in posizione dominante, perché se lo merita se è in questa condizione: hanno fatto un lavoro talmente valido. 

Vorrei fossimo noi in questa posizione e mi arrabbierei se le persone si preoccupassero del fatto che camminiamo sopra la F1", commenta Carlos Sainz, nelle parole riportate da RaceFans.  

L'interpretazione delle regole attuata in Red Bull, già nel 2022, è risultata vincente. L'evoluzione di quelle scelte, il radicale abbattimento del peso - unico, vero, punto debole della RB18 - ha fatto il resto nel portare in pista una RB19 dominante. 

"Questo è uno sport, purtroppo, nel quale contano più le macchine che non i piloti e sappiamo che questo fa di gran lunga la differenza maggiore, pur avendo Red Bull una coppia molto forte, ovviamente", prosegue Sainz. "Però, se una macchina è davvero buona, tutti gli altri piloti non possono fare molto per restare in lotta. È la natura della F1 e l'abbiamo visto in passato, non c'è nulla di nuovo. Il recupero di Max dalla 15^ posizione dimostra che sono di una categoria a sé".

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