F1, a cosa servono le prove libere? Domenicali: "Lavoriamo per ridurle"

F1, a cosa servono le prove libere? Domenicali: "Lavoriamo per ridurle"© Getty Images

La Formula 1 discuterà con le squadre e con la FIA un intervento sul format dei GP, mirato a dare maggior peso alle sessioni di libere e, contemporaneamente, a una loro diminuzione

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27.03.2023 ( Aggiornata il 27.03.2023 09:29 )

Novità in vista, ancora, per il format del week end di Formula 1. Ad anticiparle è Stefano Domenicali, da Portimao, dove ha seguito l'esordio del mondiale di MotoGP. 

Si va verso uno scenario già prospettato nel settembre dello scorso anno, quando l'a.d. della F1 anticipava il desiderio che ogni sessione di attività in pista "valesse" per qualcosa, anzitutto in termini di punti assegnati.

Nel mirino finiscono le sessioni di prove libere, rimodellate sulle esigenze della gara Sprint, negli appuntamenti con gara breve al sabato. 

Le libere sono una cosa da ingegneri

"Io vorrei limitare al minimo possibile le prove libere, che interessano solamente agli ingegneri delle varie squadre e non al pubblico", le parole di Domenicali.

Provare a incrementare l'appeal della giornata del venerdì, anzitutto in un'ottica di maggiore spendibilità per i promoter del GP e delle televisioni, è stata l'idea alla base dell'introduzione delle gare Sprint, con la qualifica posizionata al venerdì pomeriggio, dopo un solo turno di prove libere.

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Ridurre il tempo a disposizione delle squadre nelle libere, prima di correre in qualifica e in regime di parco chiuso, aumenta il fattore "imperfezione" nella messa a punto della monoposto. Rendere la limitazione delle prove libere una soluzione strutturale della Formula 1 finirebbe, probabilmente, con il cambiare poco per quelle squadre già con sistemi di simulazione molto avanzati nella definizione delle basi di partenza degli assetti. 

Va detto come, la Formula 1 degli ultimi 20 anni, abbia eliminato qualsiasi possibilità di test, rimettendo le possibilità non solo di preparazione a un GP ma di recupero stesso della competitività nel corso di una stagione alle soluzioni virtuali delle simulazioni. Le prove libere restano una già minima parte di attività in pista concessa per, di fatto, testare le monoposto e le soluzioni tecniche.

Modifiche da discutere in Commissione

"Siamo al lavoro, insieme al resto della dirigenza, per modificare qualcosa in questo senso", ha proseguito Domenicali sugli interventi che verranno discussi intorno alla struttura delle prove libere.

"Presenterò una proposta nelle prossime riunioni: secondo me, ogni volta che le monoposto scendono in pista, devono essere messe in condizione di lottare per qualcosa di importante, per cui valga la pena. Nella prossima riunione della Commissione F1 affronteremo come apportare alcune correzioni al format attuale del fine settimana, per comprendere se ci sia qualcosa che possa migliorare il tutto. Sono davvero ansioso di discutere con i piloti e le squadre la possibilità di ridurre il numero di prove libere. 

Ovviamente, dovremo parlarne anche con la FIA, prima di prendere qualsiasi decisione. Credo che una scelta del genere possa aggiungere ulteriore intensità allo show, che tutti vogliono vedere quando le auto sono in pista per correre".

Interventi che si preannunciano mirati al singolo momento delle prove libere, non interesseranno né le qualifiche né la gara.


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