Kvyat, pugnalato da Red Bull: "Ora ho una bella carriera"

Kvyat, pugnalato da Red Bull: "Ora ho una bella carriera"© Prema Racing, via Twitter

Il pilota russo, cresciuto nel junior team Red Bull e approdato nel 2015 in prima squadra, ricorda i momenti del taglio in favore di Verstappen e la trattativa con la Ferrari

Presente in

F.P.

17.04.2023 ( Aggiornata il 17.04.2023 12:45 )

Un podio e un quarto posto hanno aperto la stagione 2023 di Daniil Kvyat, in Classe LMP2 con il team Prema e parte dell'equipaggio con Doriane Pin e Mirko Bortolotti. Il prossimo anno sarà uno degli "ufficiali" Lamborghini in Hypercar, con il pilota russo - nel 2024 correrà con licenza italiana - che nell'Endurance ha rilanciato una carriera sfumata in Formula 1 nella retrocessione decisa da Red Bull alla Toro Rosso.

Un episodio del quale Kvyat è tornato a parlare recentemente, in un'intervista al podcast Track Limits.

Alla vigilia della gara di Sochi del 2016, ebbe la notizia dell'avvicendamento prossimo con Verstappen, promosso in Red Bull dal GP di Spagna.

La Ferrari 499P vale anche in quanto simbolo

La gara di casa resterà nella memoria per lo strike al primo giro, Kvyat che centra Sebastian Vettel dopo che i due erano entrati in battaglia nel GP di Cina, non senza polemiche da parte del pilota Ferrari.

Un tradimento inatteso da Red Bull

"Allora mi sentii davvero tradito, fu come ricevere una coltellata alle spalle. La vita è così, vieni pugnalato alle spalle a volte, è normale. Ora fa parte del passato, ho un'altra bella carriera nelle corse. Una parte di me è ovviamente molto grata a Red Bull, un'altra è ancora molto infelice nei loro confronti".

Un Kvyat allora ancora appena ventiduenne si vide sfilare il volante della "prima squadra" dopo 23 GP tra la stagione 2015 e l'inizio del 2016. Il resto è storia, scritta da Max Verstappen a partire dal GP di Spagna vinto all'esordio su una Red Bull. 

I contatti con la Ferrari

Di quel periodo, Kvyat ricorda anche le trattative avute con la Ferrari. "Stavo andando davvero bene e avevo ottenuto un altro podio (Cina; ndr), poi allora avevo anche una proposta per correre con la Ferrari, in sostituzione di Kimi: era una cosa che procedeva dietro le quinte. 

Fu una situazione difficilissima per me, anche sul piano psicologico, passare dall'essere richiesto dalla Ferrari e con un contratto visionato, al tornare improvvisamente in Toro Rosso, con le cose che tutto d'un tratto non vanno più bene".


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