Carlo III, sovrano regalmente racing

Carlo III, sovrano regalmente racing

Frequentatore del paddock al GP di Gran Bretagna, amico e fan di Graham Hill. sostenitore di Lewis Hamilton. Il nuovo Re vanta addirittura un test privatissimo in Formula 2 e un parco macchine con delle storie tutte da scoprire...

18.05.2023 09:30

Tra il sovrano del Regno Unito e la F.1 il legame appare plurigenerazionalmente e storicamente saldo. Il primo Gran Premio iridato della storia, in Gran Bretagna 1950, a Silverstone, si apre con Re Giorgio VI che passa in rivista tutti i piloti, pronti a partire dando il via anche a una nuova e più matura alba dell’automobilismo agonistico. Stringendo la mano alle tre effe, Fangio, Farina e Fagioli, tutto comincia e mai più terminerà, arrivando felicemente ai giorni nostri. In quel momento il nipote Carlo ha un anno e mezzo d’età e, tempo pochi mesi, già comincerà a divertirsi con la sua prima automobilina. Presto seguiranno Aston Martin, Bentley, Roll Royce e quant’altro, fino alla curiosità per la Formula E. A certificare e celebrare una dichiarata passione per i motori, accanto a quelle più protocollarmente consone per cricket, ippica e polo, che comunque non gli impediranno di passare alla storia come il sovrano più entusiasticamente legato al mondo della F.1.

Una mini-midget tutta per lui!

Le corse gli piacciono, fin da baby, altroché. Mentre impara a far di conto, mamma e papà, ovvero la Regina Elisabetta e il Principe Filippo, gli regalano una vetturetta mini-midget realizzata negli Usa, con la quale si esercita nelle avite proprietà, al riparo da occhi indiscreti. Ben felice di sfogare una passionaccia pur consapevole che, per lignaggio ed esigenze di protezione, mai e poi mai potrà avere un futuro selvaggiamente racing.

Regina Elisabetta, così la Formula 1 saluta la sovrana inglese

Il piacere dei Gran Premi

Non importa, a lui le corse piacciono, fin solo da spettatore. La sua presenza, da quasi ventenne affascinato, al GP di Gran Bretagna 1968, accompagnato dall’amato mentore Lord Mountbatten e dal Duca di Kent, fa il paio con quella di suo padre Filippo al Tourist Trophy dell’Isola di Man 1967, quando non s’è voluto perdere la sfida motociclistica più epica tra Mike Hailwood e Giacomo Agostini, dando la mano a entrambi, giusto prima che s’avviassero verso la leggenda. E con il Principe di Galles le cose stanno allo stesso modo. Carlo d’Inghilterra a Brands Hatch ’68 s’intrattiene con colui che stima più di tutti, ovvero Graham Hill, e quindi in griglia di partenza parla con Jochen Rindt e anche con Chris Amon, prima che il neozelandese salga al volante della Ferrari, sotto gli occhi di Mauro Forghieri. E, al termine della gara, Carlo scende in campo nel cricket in chiave F.1. Come? Sfidando una valente selezione di piloti. Chi? Les Leston, Richard Attwood, Piers Courage, Jochen Rindt, Graham Hill, Pedro Rodriguez, Denny Hulme, Charles Lucas, Robin Widdows, Peter Proctor, Peter Jopp, Innes Ireland, Bruce McLaren, Chris Amon, Stirling Moss e Colin Chapman, che si misurano entusiasti con la real squadra di Lord Bradbourne, la quale include anche il Principe Carlo.

Continua a leggere l'articolo completo sul nuovo numero di Autosprint in edicola, oppure clicca qui per la versione digitale!


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi