Honda, una storia di addii e ritorni dagli anni '60 ad oggi

Honda, una storia di addii e ritorni dagli anni '60 ad oggi© Getty Images

Quello con Aston Martin nel 2026 sarà l'ennesimo ritorno in veste ufficiale dei giapponesi, che ormai hanno abituato il pubblico ad entrate ed uscite dalla F1

24.05.2023 ( Aggiornata il 24.05.2023 13:17 )

1983-1992: dalla Spirit ai titoli mondiali

Passeranno 15 anni prima di rivedere la Honda in F1, anche se stavolta solamente come motorista. Il ritorno avviene con una scuderia debuttante, la Spirit, ed il debutto è a metà stagione nel 1983, al GP Gran Bretagna. I ritardi negli sviluppi e la scarsa competitività porteranno la Honda a rompere l'accordo con il team britannico per diventare motorista in esclusiva della Williams: il debutto avviene già all'ultima tappa del 1983, quando la scuderia di Sir Frank anticipa il debutto della FW09 al posto della FW08C, pensata e progettata per ospitare il motore Cosworth.

Con la Williams gli inizi saranno difficili, anche perché il progetto Honda è un progetto giovane che ha bisogno di tempo per essere sviluppato. Nel 1984 i guasti sono numerosi, ma qualcosa di buono già si vede, con la vittoria a Dallas. La fornitura esclusiva alla Williams andrà avanti per tre stagioni, e culminerà con il titolo Costruttori vinto nel 1986 con la FW11, frutto di ben nove successi di tappa in 16 gare, ma niente da fare per il titolo Piloti che finisce nelle mani di Alain Prost (McLaren) nel convulso finale di Adelaide, dove il francese befferà i piloti Williams, Nigel Mansell e Nelson Piquet.

A partire dal 1987 la Honda si prepara a fornire due scuderie: per quell'anno oltre alla Williams i propulsori nipponici equipaggiano anche le Lotus di Senna e Nakajima. E' in questa fase che Ayrton comincia a coltivare il suo ottimo rapporto con i giapponesi, lo stesso che si porterà dietro per tutta la carriera. Tuttavia, nel 1987 il team di punta è ancora la Williams, all'ultimo anno della motorizzazione Honda: per quanto sulla via della separazione, la Williams-Honda FW11B con il motore RA167E domina il campionato, portando a casa il titolo Costruttori ed il titolo Piloti con Nelson Piquet, davanti a Mansell, con l'altra Williams, e Senna, terzo nel mondiale: tre piloti con motore Honda nelle prime tre posizioni della graduatoria.

Nel 1988 la fornitura riguarda invece Lotus e McLaren. Il team di punta è la McLaren, con la formidabile coppia composta da Alain Prost ed Ayrton Senna. La MP4-4 spinta dal RA168E è semplicemente imprendibile, vince 15 gare su 16 ed il titolo è affare tra i due piloti di Woking: la spunta Senna con un rimonta strepitosa a Suzuka. Siamo all'alba di un ciclo: McLaren e Honda domineranno la scena fino al 1991 compreso, portando a casa per quattro anni consecutivi un doppio titolo. In questa fase storica, Honda fornisce motori anche alla Lotus (1988) ed alla Tyrrell (1991). Il ciclo si esaurisce nel 1992, con l'affermazione della Williams e l'addio a fine anno della Honda: in dieci stagioni i nipponici portano a casa 11 titoli, 6 Costruttori e 5 Piloti.


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