Szafnauer: "Renault? Vogliono vincere subito ma in F.1 non funziona così"

Szafnauer: "Renault? Vogliono vincere subito ma in F.1 non funziona così"© Getty Images

Parole al veleno da parte dell'ormai ex Team Principal Alpine, che punta il dito contro la mancanza di pazienza da parte della casa madre

Daniele Drago/Edipress

16.08.2023 ( Aggiornata il 16.08.2023 11:27 )

Sono parole al veleno, quelle lanciate da Otmar Szafnauer, ormai ex Team Principal Alpine, verso la dirigenza Renault, a capo della scuderia francese. Szafnauer ha lasciato Alpine dopo l'ultimo GP del Belgio, nell'ambito di un ampio cambiamento all'interno del team, con l'addio anche del direttore sportivo di lunga data Alan Permane. La motivazione: Szafnauer e Renault avevano "tempistiche diverse" per quanto riguarda il piano quinquennale di Alpine di lottare per vittorie e titoli mondiali.

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Szafnauer: "Tempistiche irrealistiche"

Parlando con il portale SiriusXM, Szafnauer ha dichiarato di "non poter concordare con de Meo una tempistica irrealistica", affermando che la dirigenza Renault non ha capito cosa serve per avere successo in F.1. "Credo che i vertici della Renault, l'amministratore delegato Luca de Meo, come tutti in F.1, vogliano il successo immediato e purtroppo non è così che funziona in F.1", ha detto Szafnauer.

Szafnauer ha puntato il dito contro la mancanza di pazienza da parte di Renault. L'ingegnere statunitense ha rivelato che quando ha iniziato a lavorare alla Alpine 18 mesi fa ha riscontrato diverse lacune nel know-how del team. Riuscire a colmare queste lacune attirando personale dai team rivali comporta tempi lunghi. Secondo Szafnauer, la mancanza di comprensione di questo processo da parte di Renault gli ha impedito di trasmettere il messaggio ai suoi capi.

"Ci sono settori dell'organizzazione in cui il livello di competenza è molto elementare e ciò è dovuto al fatto che le persone che vi lavorano sono neolaureate, ad esempio, e non hanno 25 anni di esperienza. È stato in questi settori che ho iniziato a reclutare, ma in Formula 1 i migliori hanno di solito contratti a lungo termine, almeno di tre anni. Sono riuscito a convincere un bel po' di persone in settori che avevamo bisogno di rafforzare, ma sfortunatamente alcuni di loro sarebbero arrivati nell'autunno del 2023, la maggior parte a metà del 2024 e alcuni nel 2025, e questo è ciò che cerco di spiegare: e loro non hanno capito nulla. O era impazienza o era emozione, ma sicuramente non c'era comprensione e purtroppo è quello che ci vuole ed è quello che troveranno".

"Per vincere dovevamo essere dei pirati"

"La casa madre voleva avere il controllo su molte aree della squadra corse, più di quanto avessi mai visto prima - ha spiegato Szafnauer -. L'area commerciale, l'area marketing, le risorse umane, le finanze, la comunicazione, tutte queste cose non facevano capo a me ma a chi mi stava intorno, a qualcun altro più grande nell'organizzazione, e tutti si comportavano come in Marina, e noi dovevamo essere pirati per vincere. Non va affatto bene, perché se devi assumere qualcuno e devi stipulare un contratto entro un giorno, perché è questo che facciamo in Formula 1, non puoi metterci due settimane".

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