F.1, quando a Suzuka si diventa campioni del mondo

F.1, quando a Suzuka si diventa campioni del mondo

Da Piquet a Schumacher, passando per Senna e Prost: ecco i piloti che hanno festeggiato il titolo in Giappone prima di Verstappen

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Daniele Drago/Edipress

21.09.2023 ( Aggiornata il 21.09.2023 12:12 )

1988-1991: la saga Senna-Prost

Ma Suzuka è soprattutto la location ideale, storica, di una delle rivalità più intense della storia dello sport. Sì, dello sport, perché Ayrton Senna contro Alain Prost va oltre la F.1. Insomma, per quattro anni di fila Suzuka è il palcoscenico di una lotta piena di colpi di scena.

Nel 1988 Senna conquista il suo primo titolo sotto la pioggia e solo grazie alla cosiddetta "regola degli scarti": in sintesi, per diventare campione si valutano solo i tuoi 11 migliori risultati. Una regola che premia Ayrton e boccia clamorosamente Alain, che pur aveva totalizzato più punti.

Quella del 1988 è solo l'anticamera di quello che avverrà negli anni successivi. Il 1989 è l'anno della chicane. Non esiste al mondo appassionato di F.1 che non lo sappia. Al 47° giro, Prost e Senna si toccano sulla Triangolo CASIO con le macchine ferme. Il francese scende dalla McLaren e si avvia ai box, rassicurato dai punti di vantaggio rispetto al compagno di squadra, che gli permetterebbero di vincere comunque il titolo. Senna invece riaccende il motore e riparte sfruttando la via di fuga. La sua macchina è imprendibile, e taglia per primo il traguardo. Ma a fine gara, la Federazione squalifica il brasiliano per aver preso la chicane e per essersi fatto aiutare dai commissari a spingere la macchina. Alessandro Nannini ottiene a tavolino la sua prima e unica vittoria in F.1, Prost è campione del mondo, le polemiche divampano e Senna cova già il seme della vendetta.

Seme che germoglia un anno dopo. Nel 1990 Prost veste il rosso Ferrari, e sarà rosso di rabbia anche al termine del GP giapponese. O meglio, all'inizio. Perché dopo la prima curva Senna lo affianca, lo sperona e provoca il ritiro di entrambe le vetture. Questa volta è Senna a uscire tronfio e sicuro di sé dalla McLaren. Sa che quell'incidente gli è valso il titolo perso l'anno prima.

Meno fatidica invece la vittoria per Senna nel 1991. Rivale in quell'occasione è la Williams di Mansell, che però è costretto a uscire di pista dopo 10 giri. Senna vince aritmeticamente il suo terzo Mondiale a gara in corso, tanto che alla fine lascia persino passare il compagno di squadra Berger lasciando a lui il gradino più alto sul podio.

1996: nel nome del padre

In casa Williams esultano nel 1996. Ventotto anni dopo papà Graham, Damon Hill conquista il suo primo e unico titolo proprio a Suzuka. Non ci sono tanti saliscendi emozionali. L'unico a poterlo battere è il teammate Jacques Villeneuve, che però si ritira a causa della perdita della ruota posteriore destra. Hill, a cui bastava anche solo un punto per esultare, vince ed entra in albo d'oro.

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