GP Giappone: le pagelle

Di Suzuka Verstappen aveva fatto una faccenda quasi personale ed ha risposto per le rime, con uno dei migliori weekend dell'anno (e ne ha avuti tanti); applausi alla Red Bull regina tra i Costruttori, brava la McLaren, disastrosi Aston Martin e Perez

25.09.2023 13:42

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Capitolo George Russell (voto 7): la sosta unica a Suzuka, con queste gomme e con queste temperature (44°C sull'asfalto alla partenza, 36° all'arrivo), è comunque un azzardo da premiare. Gli tocca guidare di fino e fa fruttare più che può una condotta di gara ordinata, senza strafare sulle gomme ma senza nemmeno girare troppo piano, considerando gli stint che deve coprire. Nel finale è però senza difesa e deve cedere a Leclerc, Hamilton e Sainz. Nonostante gli screzi in casa Alpine, voto alto pure per Ocon (7): al via combina un mezzo disastro e rimedia una foratura, ma si inventa una gara tutta su gomma hard (due stint piuttosto lunghi) e rimonta bene su una pista sulla quale non è facile soprassare. Mezzo punto in meno a Gasly (6,5): vero che sarebbe finito probabilmente davanti al compagno, ma tutto sommato la corsa di Esteban, considerando che è ripartito dal fondo e che ha dovuto anche gestire, è stata forse un pelo superiore alla sua se si esclude la manovra rischiosa al via. Alonso (voto 6,5), con una Aston allo sbando, fa quel che può e porta a casa 4 punti, mentre Stroll (voto 4,5) rimedia un ritiro quando era comunque lontanissimo, sia in qualifica che in gara. Bravo Lawson (6,5) che finisce 11° davanti a Tsunoda (6): entrambi forse avrebbero voluto una strategia meno aggressiva, con soste che si rivelano troppo anticipate. Da premiare la progressione di Zhou (6,5), da 19° a 13° (con un buon aiuto da parte del numero di ritirati), e sufficienza per i due piloti Haas: Hulkenberg (6) azzarda le tra soste con una Haas mangia gomme, Magnussen (6) avrebbe potuto finire più su del 15° posto ma Perez gli distrugge qualsiasi speranza. Altro disastro per Sargeant (voto 4): a muro in qualifica, contro Bottas in gara. Non giudicabili Albon e Bottas, entrambi per lo stesso motivo: Alex si vede distrutto il fondo poco dopo il via, poi ci prova, la macchina non va e la squadra lo chiama ai box per il ritiro; lo stesso vale per Bottas, centrato sia al via che da Sargeant appena dopo la safety car.

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