Cardile, la Ferrari 2024 è un nuovo punto di partenza

Consapevoli dei limiti progettuali delle monoposto 2022-2023, a Maranello si è innovato a fondo con la macchina 2024. L'obiettivo è raggiungere la "versatilità" di prestazione della Red Bull

02.01.2024 09:39

Tutti all'inseguimento di Red Bull, che a sua volta - parola di Max Verstappen - ha margine per migliorare alcune caratteristiche del progetto dominante che è stato la RB19.

Ferrari e Mercedes saranno i team, al vertice, che cambieranno maggiormente rispetto al 2023. Telaio e retrotreno, nel caso del progetto Ferrari 2024, sul quale Enrico Cardile, intervistato da Auto Motor und Sport, specifica: "La vettura 2024 rappresenta un nuovo punto di partenza". 

I limiti progettuali da superare

I vincoli della piattaforma SF-23, evoluzione del concetto introdotto nel 2022, sono parsi chiari da subito ai tecnici di Maranello: "Le limitazioni riguardavano principalmente il telaio, la differenza principale tra la nostra macchina e la Red Bull è stata nel disegno delle pance. Le nostre erano più ampie perché abbiamo utilizzato parte della carrozzeria laterale per controllare meglio le turbolenze dietro le ruote anteriori. In cambio, il posteriore aveva più carico". Le possibilità di intervento, limitate nel corso della stagione. Così, più ampio e profondo sarà il rinnovamento in arrivo tra poche settimane, con la presentazione del 13 febbraio. 

"Per risolvere completamente i problemi della ristretta finestra di funzionamento avremmo avuto bisogno di un nuovo telaio e cambio. Una vettura del tutto nuova", ancora Cardile sui limiti dettati dalle scelte tecniche alla base della SF-23.

Una Ferrari 2024 poliedrica

L'obiettivo è realizzare una Rossa "tuttofare", in stile Red Bull. È stata, piuttosto, una SF-23 iperspecializzata: fortissima nelle curve lente, veloce in qualifica, ma troppo imprevedibile per i piloti nel comportamento dinamico e critica da gestire sul passo gara.

"La Red Bull è il miglior esempio del fatto che esiste una vettura ‘tuttofare’ capace di adattarsi ad ogni situazione, basta lavorare sodo e avere gli obiettivi giusti". Un cambiamento progettuale vasto che conta sul supporto degli strumenti di simulazione, rinnovati e operativi già dal settembre del 2022. 

L'ambiente virtuale trova riscontro nella realtà

"Sono soddisfatto del livello di correlazione raggiunto, che sia al CFD, in galleria del vento o al simulatore: ci aiutano a capire. La cosa più difficile è trovare una soluzione ai problemi. Se fai le 'domande' giuste allo strumento otterrai le risposte corrette. Essendo un test di laboratorio devi testare le cose giuste, esattamente quelle che si rivelano nella realtà".


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