Ricciardo, la "corte" Alphatauri a Red Bull

In palio c'è la possibilità di tornare al vertice, a un volante Red Bull che per molti piloti è l'obiettivo al quale puntare nel 2025.

Daniel Ricciardo in Alphatauri si gioca l'ultima chance di guadagnare un top team da titolare, per riuscirci dovrà dimostrare prestazioni e velocità nel folto gruppo di squadre di seconda fascia. Ad attenderlo c'è un progetto che della Red Bull avrà importanti componenti della monoposto condivise, dettaglio buono per sperare nel balzo in avanti ed ergersi Alphatauri a prima inseguitrice dei top 5. Ci si attende, insomma, il cambio di passo nelle prestazioni per il team di Faenza e Milton Keynes. 

Ripercorre le fasi che hanno portato Ricciardo a sostituire Nyck De Vries, la scorsa estate, Peter Bayer, a.d. Alphatauri e chiamato con Laurent Mekies a gestire la squadra in una fase di importante transizione, dopo l'uscita di scena di Franz Tost.

Horner scettico all'idea del prestito

Bayer rivela i dubbi di Horner a prestare Ricciardo ad Alphatauri, "inizialmente disse di no, disse che Daniel era un pilota di riserva Red Bull e avrebbe continuato così. Poi, abbiamo proseguito in realtà per un mese a chiedere come stessero andando le cose.

A un certo punto Christian Horner ci ha detto che avrebbero fatto il test a Silverstone e che forse avrebbero potuto valutare la cosa. Poi c'è stato Helmut a dire: sì, perché no?", commenta a Motorsport Magazin.

"Daniel ha esperienza e ci aiuta con la messa a punto su tutti i circuiti. È un vero punto di riferimento per Yuki e ha apportato una dose incredibile di nuove energie in squadra, tutto nel giro di una settimana. C'erano i meccanici contenti, stava accadendo qualcosa. Il passaggio non è stato facile ma alla fine ha avuto un tale impatto positivo".