F1 2024, dove eravamo rimasti: Aston Martin

F1 2024, dove eravamo rimasti: Aston Martin© Getty Images

Luca Furbatto dà 8 alla sua squadra, sorpresa ad inizio anno poi in difficoltà in una stagione in cui comunque sono arrivati tanti podi e tante lezioni apprese, le quali si spera possano fare la differenza nella futura AMR24, figlia di un team che si sta amalgamando sempre più

29.01.2024 ( Aggiornata il 29.01.2024 11:06 )

"Alla squadra darei un 8 per la stagione 2023. Abbiamo raccolto 280 punti, record di sempre per la scuderia, per questo credo che meritiamo molto più della sufficienza". Parlava così Luca Furbatto ai Caschi d'Oro di Autosprint, invitato quale volto di una Aston Martin capace di salire per ben otto volte sul podio nel corso di un campionato che ha visto la scuderia di Lawrence Stroll compiere enormi passi in avanti rispetto al 2022.

Aston Martin, la squadra: studiare per diventare campioni

Il 2023 della Aston Martin, che si apriva con la novità di Fernando Alonso al volante e con tanti nuovi tecnici, tra cui Furbatto e Dan Fallows, finalmente pienamente operativi sulla vettura (il team, con così tanti innesti, si sta amalgamando mese dopo mese), può essere scomposto in blocchi: una prima parte da vera rivelazione, poi le difficoltà legate ad un processo di sviluppo della AMR23 molto più complicato del previsto ed infine una piccola ripresa sul finale di campionato, positiva ma comunque insufficiente per dare garanzie solide in vista del 2024. Tuttavia è proprio nelle difficoltà che la squadra ha dimostrato di voler studiare da grande team, scegliendo di non fare un totale passo indietro sugli aggiornamenti, pur tenendosi margine per effettuare verifiche e confronti fino alla fine in modo da avere un quadro più nitido possibile. Non abbandonare alcune soluzioni ha permesso di affinare e migliorare i programmi simulativi della squadra, che dovrà dimostrare di aver imparato molto dalle vicende del 2023.

A livello di strutture e di personale, la Aston Martin è come se fosse un team completamente nuovo. Stroll senior ha investito pesantemente negli stabilimenti e nel mercato dei tecnici, mettendo su una squadra dal grande potenziale. Per estrarlo tutto ci vorrà tempo, anche perché come detto i tecnici hanno bisogno di tempo per imparare a lavorare bene insieme, ma c'è fiducia nel processo di sviluppo che la scuderia ha avuto e sta continuando ad avere. Certe migliorie poi dovranno finire in macchina, ma passeranno in primis anche dagli strumenti a disposizione, quali galleria del vento ed apparecchi di simulazione. Quello che è mancato nell'estate del 2023, infatti, è stata la comprensione a tutto tondo della vettura: la squadra ha portato degli aggiornamenti in macchina ma questi hanno provocato degli effetti collaterali imprevisti, e la squadra ci ha messo del tempo prima di capire come le nuove soluzioni stessero influenzando il generale comportamento della vettura.

In poche parole, ci sono volute molte gare prima di riuscire ad avere un quadro chiaro della situazione ed altro tempo ci è voluto per apportare correttivi, da qui la lunga "crisi" della scuderia nella fase centrale del campionato. In tutto ciò però il team ha potuto affinare i suoi modelli simulativi, ormai fondamentali per essere al vertice in F1, un qualcosa che potrà tornare molto utile alla squadra nel prossimo futuro. La scalata ai vertici della categoria passerà anche da questi aspetti.

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