GP Bahrain: i 5 temi del fine settimana

GP Bahrain: i 5 temi del fine settimana© Getty Images

Mentre continua a tenere banco la vicenda Horner, la Red Bull in pista continua ad essere il riferimento dopo un inverno di (false) speranze per gli avversari: tuttavia, sia Ferrari che Mercedes possono per ora promuovere i passi avanti, pur restando ancorati ad una realtà che non fa sconti

04.03.2024 09:49

Horner, non è finita qui

Sono entrati nel paddock, mano nella mano, a promuovere l’immagine di una coppia che resta unita nonostante il terremoto mediatico. Christian Horner e Geri Halliwell, nel sabato di Sakhir, hanno deciso di rispondere: senza clamori, senza dichiarazioni, ma con un’immagine che può valere più di mille parole. Non a caso, nei primi metri dentro al paddock sono stati assaliti dai fotografi.

Questa è la risposta mediatica al terremoto politico che sta colpendo Chris Horner. Una mossa sicuramente studiata ad arte, per provare a mettere a tacere almeno le voci di un matrimonio in bilico. O, se vogliamo, il modo di Geri per dimostrare di non aver perso la fiducia nel marito. Poi la realtà interna al matrimonio, come è giusto che sia, la sanno solo loro: ma almeno pubblicamente, hanno risposto uniti.

Purtroppo per Horner la vicenda continuerà. Ogni giorno può succedere qualcosa, ogni giorno può scatenarsi un caso più o meno incontrollato. Con una certezza: chi ha diffuso le chat private (vere o false che siano), lo ha fatto nell’intento di screditare il team principal Red Bull e di colpirlo sul piano lavorativo. Pensateci: se l’accusatore avesse voluto giustizia sul piano civile, gli o le sarebbe bastato andare a fare una normale denuncia. Questo, al momento, non è accaduto: segno che a lui o lei della giustizia ordinaria interessa il giusto. Gli, o le, interessa invece, ed in maniera piuttosto marcata, smuovere le acque in casa Red Bull e spingere Horner alla dimissioni, oppure indurre i proprietari della squadra a mettere Chris fuori gioco. Apparentemente impensabile, per una squadra che da tre anni vince almeno un titolo e che sta dominando da due stagioni con la prospettiva di farlo anche per una terza. Eppure, sembra ci sia di tutto in Red Bull: numerose le voci che parlano di Marko, o Jos Verstappen, contro Horner, con Jonathan Wheatley, attuale direttore sportivo, già pronto alla successione.

In tutto ciò, il danno principale è perdere di vista la realtà, ovvero le presunte molestie sul lavoro. È una vicenda squallida, perché se le molestie alla dipendente fossero accertate (al momento non lo sono, e non c’è nemmeno una denuncia penale), la vittima di tutto ciò, oltre ad essere privata della sua privacy, diverrebbe un mero strumento di una lotta al potere per un fine che non punta né alla tutela della vittima né alla giustizia ordinaria. Per cui è bene seguire con attenzione e rispetto le prossime tappe di una vicenda caldissima, e che nemmeno una doppietta alla prima gara può mettere a tacere: per il bene di Horner, della vittima e di tutti gli affetti che circondano queste due persone, è giusto che si parli il meno possibile di una vicenda su cui dovranno esprimersi, eventualmente, solo avvocati e magistrati.

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