Ricciardo: l'esperienza, il rapporto con Tsunoda e il sogno Red Bull

Ricciardo: l'esperienza, il rapporto con Tsunoda e il sogno Red Bull© Getty Images

L'australiano in Racing Bulls si è reso conto di quanto possa contare la sua esperienza, la quale oggi lo aiuta ad affrontare la situazione interna con Tsunoda, il tutto mentre spera in un ritorno in Red Bull che sarebbe la realizzazione di un sogno di fine carriera

18.03.2024 15:17

Non è stato un inizio di stagione all'altezza delle aspettative, per Daniel Ricciardo. I test avevano forse illuso sul potenziale della Racing Bulls, ancora a quota 0 punti, e sono state due gare difficili per il team ma anche per il pilota, protagonista in Bahrain dello spiacevole episodio con il compagno di squadra Tsunoda ed in Arabia Saudita di un testacoda evitabile, arrivato però dopo un lungo pit-stop che lo aveva già tagliato fuori per la corsa alla top 10.

Nonostante ciò, Daniel Ricciardo è fiducioso. Con Yuki è tutto risolto ed ha ancora un grande sogno che reputa realizzabile: concludere la carriera alla Red Bull.

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Ricciardo: mai sottovalutare l'esperienza

Ricciardo, 35 anni il prossimo luglio, oggi può parlare dall'alto della sua esperienza, che gli fa vedere le cose sotto un'altra prospettiva. Ecco cosa significa portare questa esperienza in aiuto del team, come ha spiegato lui stesso in un'intervista a The Age: "E' da molto tempo che sono in F1, ho guidato molte macchine e visto molte cose. Avevo sottovalutato le conoscenze che potevo dare al team da questo punto di vista. Sono tornato in un momento in cui la squadra era un po' in difficoltà ed ho potuto constatare quanto potesse essere utile la mia esperienza. L'ho capito dal modo in cui la squadra ha risposto a ciò che avevo da dire e dalle domande che mi hanno posto. Con l'età ti rendi conto che hai il potere di cambiare il modo in cui si sentono le persone in un garage, come risponde una squadra intera. Ci sono centinaia di persone che lavorano per una squadra di F1, ma il pilota è una delle due persone che il mondo guarda per valutare come si sta comportando il team. Il pilota non si limita a guidare la macchina, ha la capacità di cambiare l’atmosfera all'interno del box ed è qualcosa di cui oggi sono decisamente più consapevole”.

A tal proposito, ecco come sono andate le cose con Tsunoda: "Nessuno trarrà beneficio da una rivalità o dai riflettori addosso sin dalla prima gara in una stagione così lunga. La squadra ha personale nuovo e tutti cercano di sostenersi a vicenda, di migliorare se stessi e migliorare la fiducia all'interno del team, noi dobbiamo aiutarli a fare anche questo. Quello che è successo alla fine della gara in Bahrain non è stato grandioso, ma due ore dopo siamo usciti dalla riunione ed era tutto risolto, uscendo rafforzati insieme alla squadra".

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Sogno Red Bull ancora vivo

Sul sogno di guidare ancora per la Red Bull, Ricciardo non si è nascosto: "Tornare a far parte della famiglia Red Bull è il mio sogno, e chiudere la carriera come pilota Red Bull sarebbe perfetto".

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