Penalità Alonso, Aston Martin non farà ricorso: mancano i requisiti

Il team principal Krack spiega perché Aston non ricorrerà contro la decisione dei commissari, attivando il diritto al riesame spesso utilizzato (senza successo) dalle squadre nelle ultime stagioni

Fabiano Polimeni

27.03.2024 ( Aggiornata il 27.03.2024 14:30 )

La penalità inflitta a Fernando Alonso, reo di aver effettuato una manovra potenzialmente pericolosa nel battagliare con George Russell per la sesta posizione, nel finale di gara del GP d'Australia, ha sollevato reazioni dei tifosi sostanzialmente a supporto della difesa strategica di Alonso.

I commissari hanno puntualizzato come non sia stato punita la scelta di sacrificare l'ingresso curva per una migliore uscita, bensì la misura eccessiva - a dire del collegio dei commissari - con la quale Alonso ha rallentato verso curva 6.

Aston, mancano le condizioni per chiedere il riesame

In casa Aston Martin non faranno ricorso, non chiederanno il diritto di riesame della decisione presa in Australia. A spiegare il motivo è Mike Krack: "Ricevere una penalità di 20 secondi quando non vi è stato contatto con la monoposto che seguiva è una pillola amara da ingerire, però dobbiamo accettare la decisione. Abbiamo presentato le nostre migliori motivazioni ma, in assenza di nuove prove, non siamo in grado di chiedere il diritto al riesame".

Spesso nelle ultime stagioni è stato sollevato lo strumento dai team per provare a capovolgere le decisioni assunte dai commissari. Mai un esito positivo, visti numerose requisiti che la richiesta revisione della decisione deve soddisfare per poter essere accettata. Il team deve presentare fatti nuovi, indisponibili al tempo della decisione e che siano rilevanti. 

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Alonso e l'arte della difesa

"Fernando è un corridore straordinario e stava utilizzando ogni strumento a sua disposizione per finire davanti a George, semplicemente come abbiamo visto lo scorso anno in Brasile nei confronti di Sergio. Questa è l'arte del motorsport al massimo livello e lui non avrebbe mai messo nessuno in una condizione di pericolo", prosegue il team principal Aston Martin. 

"Vorrei ringraziare tutti per i messaggi di supporto che la squadra ha ricevuto da domenica. Anzitutto, tutti nel motorsport sono sollevati che George stia bene e sia uscito con le proprie gambe dall'incidente. Voglio che sappiate che sosteniamo pienamente Fernando. È il pilota più esperto in Formula 1, ha corso più GP di chiunque altro e ha più di 20 anni di esperienza ed è un pluri-campione del mondo in molteplici categorie.

Grazie a tutti quanti ci hanno contattato, ora andiamo avanti insieme e non vediamo l'ora di gareggiare di fronte ai nostri tifosi a Suzuka".


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