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McLaren: "Forti a Miami? Altre piste ci saranno più favorevoli"

Al di là dell'ingresso della SC che ha permesso a Norris di sfruttare l'occasione per andare a vincere, McLaren è fiduciosa che gli sviluppi potranno dare il meglio su altre piste rispetto a Miami

McLaren: "Forti a Miami? Altre piste ci saranno più favorevoli"
© Motorsport Images

F.P.F.P.

8 mag 2024

Se è andata così bene a Miami, chissà altrove. I termini sono altri ma il concetto espresso dall'ingegnere di pista di Lando Norris dopo il successo nel GP di domenica scorsa, resta.

A Imola anche Oscar Piastri avrà il pacchetto completo di novità sviluppate per la MCL38. Il fondo è la componente centrale di un aggiornamento che ha permesso a McLaren di ottimizzare l'assetto sulle curve lente della tracciatura di Miami. Un punto debole noto della monoposto 2024, là dove c'era da restare a lungo in curva e a basse velocità. 

Sviluppi e Sprint, rischio considerato per McLaren

"Li abbiamo montati sulla vettura come abbiamo fatto in Austria quando portammo un grande pacchetto", dice Will Joseph sugli aggiornamenti. Tempistiche accelerate rispetto al programma di introduzione a Imola, nonostante Miami fosse un fine settimana Sprint, con solo un'ora a disposizione per mettere a punto la macchina verso la qualifica del venerdì.

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"Abbiamo discusso a lungo dei rischi che stavamo correndo e di come avremmo cercato di arginarli. Quando le cose vanno bene è facile, viceversa se non si comportano bene diventa un problema.

Nelle libere 1 abbiamo avuto un problema (le difficoltà di Norris sul volante, più duro nelle curve a destra; ndr) e i nostri cuori hanno cominciato a battere, da lì si è trattato di capire come riprendersi. Ma abbiamo fiducia nel processo a cui lavoriamo, discutiamo e poi si costruisce e mette tutto insieme".

SC cruciale ma i meriti sono della macchina

La vittoria di Norris è stata favorita dalle particolari condizioni create dalla Safety Car, è un fatto. Lo è, anche, la velocità espressa dalla McLaren aggiornata in gara, il fattore decisivo per riuscire a realizzare una strategia discussa prima del GP. “Prima della gara ci eravamo detti che forse avremmo dovuto puntare sull’andare lunghi e sperare che accadesse qualcosa. Quando c'è il ritmo lo fai e basta, non c'è motivo di fermarsi prima e la Safety Car è uscita probabilmente nel momento migliore".

Adesso, occhi puntati su Imola, "il pacchetto dovrebbe andare meglio su altri circuiti, più di quanto non abbia fatto a Miami. Vedremo", anticipa Joseph. Sulle rive del Santerno, però, gli equilibri potrebbero variare ulteriormente, per i distacchi minimi tra McLaren e Ferrari, nonché per il primo sviluppo atteso sulla SF-24.

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