Al di là dell'ingresso della SC che ha permesso a Norris di sfruttare l'occasione per andare a vincere, McLaren è fiduciosa che gli sviluppi potranno dare il meglio su altre piste rispetto a Miami
Se è andata così bene a Miami, chissà altrove. I termini sono altri ma il concetto espresso dall'ingegnere di pista di Lando Norris dopo il successo nel GP di domenica scorsa, resta.
A Imola anche Oscar Piastri avrà il pacchetto completo di novità sviluppate per la MCL38. Il fondo è la componente centrale di un aggiornamento che ha permesso a McLaren di ottimizzare l'assetto sulle curve lente della tracciatura di Miami. Un punto debole noto della monoposto 2024, là dove c'era da restare a lungo in curva e a basse velocità.
"Li abbiamo montati sulla vettura come abbiamo fatto in Austria quando portammo un grande pacchetto", dice Will Joseph sugli aggiornamenti. Tempistiche accelerate rispetto al programma di introduzione a Imola, nonostante Miami fosse un fine settimana Sprint, con solo un'ora a disposizione per mettere a punto la macchina verso la qualifica del venerdì.
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"Abbiamo discusso a lungo dei rischi che stavamo correndo e di come avremmo cercato di arginarli. Quando le cose vanno bene è facile, viceversa se non si comportano bene diventa un problema.
Nelle libere 1 abbiamo avuto un problema (le difficoltà di Norris sul volante, più duro nelle curve a destra; ndr) e i nostri cuori hanno cominciato a battere, da lì si è trattato di capire come riprendersi. Ma abbiamo fiducia nel processo a cui lavoriamo, discutiamo e poi si costruisce e mette tutto insieme".
La vittoria di Norris è stata favorita dalle particolari condizioni create dalla Safety Car, è un fatto. Lo è, anche, la velocità espressa dalla McLaren aggiornata in gara, il fattore decisivo per riuscire a realizzare una strategia discussa prima del GP. “Prima della gara ci eravamo detti che forse avremmo dovuto puntare sull’andare lunghi e sperare che accadesse qualcosa. Quando c'è il ritmo lo fai e basta, non c'è motivo di fermarsi prima e la Safety Car è uscita probabilmente nel momento migliore".
Adesso, occhi puntati su Imola, "il pacchetto dovrebbe andare meglio su altri circuiti, più di quanto non abbia fatto a Miami. Vedremo", anticipa Joseph. Sulle rive del Santerno, però, gli equilibri potrebbero variare ulteriormente, per i distacchi minimi tra McLaren e Ferrari, nonché per il primo sviluppo atteso sulla SF-24.
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