Il futuro della F1 in Italia è a rischio? Cosa succederà al GP Imola

Dopo un anno saltato a causa dell'alluvione che aveva colpito l'anno scorso l'Emilia-Romagna mettendola in ginocchio, a Imola - dal 17 al 19 maggio – si correrà di nuovo il Gran Premio di Formula 1. Questo sarà il settimo appuntamento del mondiale di F1 2024 nonché la prima di due gare qui in italia previste dal calendario del Circus. In vista dell'evento, Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Aci, ha lasciato alcune dichiarazioni: "Il contratto scade nel 2025. Ci sono un po' di ragionamenti da fare con Formula 1 ovviamente. La situazione è ovviamente complessa, ci sarebbe la speranza, su cui vorremmo lavorare, di recuperare il 2023 nel 2026. Sarebbe un altro passettino avanti e poi tutto dipende molto da quello che succederà in Europa nei prossimi due-tre anni".

Uno sguardo al passato e al presente

Sticchi ha poi continuanto dicendo che "ci sono dei cambiamenti in corso, delle nuove candidature, qualcuno è un po' a rischio. Il quadro non è solo nazionale, è internazionale e in particolar modo europeo. È chiaro che quando si parla di togliere Gran premi all'Europa si pensa a chi ne ha due, questo mi pare evidente. Dobbiamo resistere. Stefano Domenicali ha fatto e sta facendo un gran lavoro. Dobbiamo essergli grati perché non era facile mantenere questa posizione nel tempo, passato lo tsunami del Covid, che però ci ha visto estremamente disponibili".

E poi volge uno sguardo al passato, con una proiezione sul presente: "Quello che abbiamo fatto nel 2020 resterà nella storia: tre Gp di F1 e due rally validi del campionato del mondo hanno rappresentato la garanzia di poter assegnare il punteggio pieno sia in F1 che nel mondiale di rally. Questo ce lo riconoscono tutti. Nel momento del bisogno abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo. Oggi dobbiamo in parte valorizzare questo sacrificio enorme e dall'altra cercare di essere competitivi sia sull'offerta che sull'ospitality".

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