McLaren, con gli sviluppi va anche meglio del previsto

McLaren, con gli sviluppi va anche meglio del previsto© Getty Images

Stella commenta come i benefici siano al di là delle indicazioni del simulatore, verificate in pista. Non è un aspetto di correlazione specifica, bensì di miglioramento globale della prestazione

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31.05.2024 ( Aggiornata il 31.05.2024 15:06 )

McLaren va considerata una stabile contendente alla vittoria, al pari della Ferrari. Questo hanno detto le ultime tre gare ed è una concorrenza con la quale Red Bull deve fare i conti.

Se il percorso della Ferrari è stato, probabilmente, più stabile e costante nella prestazione - al netto delle difficoltà specifiche avute in Cina - il balzo in avanti prodotto dalla McLaren con l'aggiornamento portato a Miami è stato netto.

La MCL38 è competitiva anche su quelle curve lente che nelle primissime gare della stagione, vedi Jeddah, erano emersi come punti ancora deboli del progetto.

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Il simulatore McLaren funziona e correla con la pista

La fiducia di McLaren nei valori visti durante le simulazioni è un tratto positivo del percorso di sviluppo. Ha permesso di introdurre gli aggiornamenti anche in un week end Sprint con poco tempo a disposizione per le comparazioni in pista.

Commentando i progressi fatti con il pacchetto introdotto a Miami, dopo Monaco Andrea Stella ha spiegato: "Quello che vediamo - e che ci aspettavamo - è una maggiore deportanza in tutte le condizioni. Rispetto alle attese, la monoposto sembra avere un buon comportamento anche a bassa velocità, forse un po' più di quanto non avessimo previsto in base ai nostri strumenti di sviluppo. È una buona notizia".

McLaren: guadagno di prestazione oltre le previsioni

Non è una questione di correlazione tra simulazioni e pista, precisa Stella. Piuttosto, è come se ai progressi verificati in pista si sommassero altri vantaggi estratti dai tratti lenti di pista, che permettono ai piloti di trovare ancora maggiore prestazione sul giro.

"Dobbiamo capire bene quest'aspetto, in modo da avere le informazioni giuste per sviluppare ulteriormente questa direzione, che sembra essere molto vantaggiosa per il tempo sul giro e sembrerebbe renderci competitivi sui circuiti con curve a bassa velocità.

"Il dettaglio di aggiornamenti che potrebbero funzionare un po' meglio del previsto, lo ritroviamo sull’intero arco della prestazione. Non è specifico delle basse velocità", dice a motorsport.com.

"Potrebbe essere una grande opportunità per un ulteriore sviluppo, quindi dobbiamo capire esattamente perché la vettura adesso è competitiva a bassa velocità".

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