Il vero antagonista di Max è Lando

Il vero antagonista di Max è Lando

Il GP di Spagna conferma Norris e la McLaren a contraltare di Verstappen e della Red Bull

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24.06.2024 11:24

L'unico "difetto" di Lando Norris

Ma vengo al difetto, che, più che riguardare Norris, involve la situazione. Mancano ancora 14 gare alla fine del mondiale e ciò equivale a un’eternità, perché sono in ballo tra tutto 364 punti, ovvero un oceano di possibilità di ribaltare la situazione. Però è anche vero che in un campionato in cui mediamente nessuno dei top driver fa errori marchiani e nel quale le monoposto di punta tutto fanno meno che rompersi, andare a recuperare 69 punti diventa compito assai improbo. Anche perché di fatto a ogni gara, continuando di questo passo, si assegna un semplice stacco di 6-8 punti e niente più. Ed ecco che le 69 lunghezze, considerate in quest’ottica, diventano decisamente rilevanti, per chi si trova nella condizione di dover inseguire, anche se al volante della monoposto più cresciuta, sviluppabile e migliorabile del mondiale.

Staremo a vedere. Intanto qualcosina si può comunque dire. Se Lando Norris sembra il vero emergente nel ballottaggio a due per il titolo, è certo anche che rappresenta il contrario algebrico, filosofico e archetipico di Max Verstappen. Se l’olandese è ruvido, aspro, scontroso e aggressivo, spesso in pista e anche fuori, Lando sa essere puntualmente sorridente, concavo, gioviale, ironico e sdrammatizzante, pur rappresentando un gran manico sul giro secco e un perfetto martello in corsa.

Se Max vive in un team spaccato, lacerato da contrasti e progressivamente sfilacciato dalla partenza del suo elemento più tecnicamente di spicco e non solo da essa, Lando pasce in una McLaren che brilla per la raggiunta stabilità gestionale - col bel rapporto che c’è tra il boss Zak Brawn e il Team Principal Andrea Stella - e anche per il perfetto equilibrio dell’equipe tecnica nell’evoluzione e nella conduzione in pista della sempre più sorprendente MCL38.

Max e Lando opposti

A radicalizzare ancor di più il contrasto, la differenza e la posizione antipodale di Lando rispetto a Max, c’è anche il ruolo e il non ruolo dei rispettivi padri. Tracimante il combattivo e non sempre acquietabile Jos, ex pilota F.1 e decisionista e non sempre serenissimo gestore di Max, quanto praticamente invisibile sa essere Adam Norris, stramilionario manager e baby pensionato, papà di Lando. Ricco di savoir faire, di stile e mai, neppur lontanamente, implicabile nell’accusa di manipolazione ovvero di forzata e forzosa attitudine coercitiva nei confronti del suo pupillo.

Insomma, dalla Spagna emerge nettamente che in salsa 2024 il solo in grado di poter mettere sale sulla coda di Max è Lando. E si comprende ancor di più che, se tra i venti piloti che partecipano al mondiale ce ne è uno dalle caratteristiche umanamente, agonisticamente e stilisticamente oltre che esistenzialmente opposte al campione o carica, be’, quello è proprio l’alfiere della McLaren.

Comunque vada il resto del mondiale, pur con gli inserimenti di Ferrari e Mercedes, sarà un lungo confonto tra Max & Lando. Due che più diversi non potrebbero essere. Anche se Norris deve incattivirsi, sennò sarà sempre quasi primo. 

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