Il vero antagonista di Max è Lando

Il vero antagonista di Max è Lando

Il GP di Spagna conferma Norris e la McLaren a contraltare di Verstappen e della Red Bull

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24.06.2024 11:24

Il verdetto del Gran Premio di Spagna è chiaro e attendibilissimo, perché promana dalla pista più probante e sincera di tutto il mondiale. La Red Bull non è più la squadra stradominante, ma, okay, la RB20 come monoposto ancora si difende bene, malgrado l’assenza di Adrian Newey, anche se a tenere in piedi tutta la gloriosa baracca del drink team ormai è soprattutto Max Verstappen, tre vittorie nelle ultime cinque gare. Pensa te, quelle del periodo di crisi.

Però la rivelazione definitiva di Barcellona è un’altra e riguarda il vero contender di Max per il mondiale 2024. In altre parole, trattando il campionato iridato di F.1 quasi fosse un ballottaggio elettorale, a sfidare il n.1 in realtà è e sarà Lando Norris e nessun altro.

E per un motivo di una linearità spaventosa, cioè questo. La McLaren MCL38 è di gran lunga la miglior macchina tra le rivali della Red Bull e, con ogni probabilità, al momento è anche più prestazionale dell’ultima creatura di Newey. La pole position di Lando, strappata all’ultimo tuffo in Spagna, né è l’ulteriore e cogente dimostrazione.

La McLaren minaccia Max

Poi però le gare sono e restano eventi complessi e non esclusivamente influenzabili dall’avere, seppur di pochissimo, la monoposto al top. Lasciato sfogare uno stupefacente Russell al volante della rivitalizzata Mercedes, Max s’è messo a dettare il passo e per la prima parte di gara proprio non ha avuto problema alcuno. Nel cuore del GP viene però fuori la competitività e l’efficacia terrificante della MCL38 guidata da un perfetto Lando Norris, che da lì in poi è protagonista di una rincorsa perfetta, che lo porta, alla fine, a un soffio da Max, il quale, comunque, non pare mai davvero in pericolo, gestendo la gara alla grande.

Con una immensa differenza rispetto a inizio stagione. Prima correva tutto il GP con la pipa in bocca e decideva lui quale distacco infliggere agli scornatissimi avversari. Adesso la faccenda si pone in termini diversi, visto che l’olandese corre perennemente impiccato e alla fine se vince è solo e soltanto perché è un campionissimo. Uno che fa la differenza. Forse il solo a riuscirci davvero, in quest’era così meccanicistica ed elettrointelligente. A parte Leclerc a Monaco, ci mancherebbe.

Horner: “Max fa la differenza, Norris è l’avversario più costante”

Norris competitor di Verstappen

Però la vera morale della favola di Barcellona è appunto un’altra. Il reale competitor di Max in questo campionato è Lando Norris, il quale può contare su un pregio e un difetto mica da poco. Il pregio, ovviamente, è la McLaren MCL38 by James Key meravigliosamente coadiuvato da Peter Prodromou, Christian Schramm, Mark Ingham e Tony Salter.

Vettura che ha impiegato cinque GP per cominciare a scaricare il suo potenziale e ora è in grado di esprimersi a livelli top, sia in qualifica che in gara. Il tutto con un Lando Norris apparso se non perfetto perlomeno molto preciso e sideralmente migliore di Oscar Piastri, tanto da riuscire a piazzare la coltellata a Max in qualifica, conducendo in porto il solito rimontone in gara, anche se in modo non abbastanza graffiante da mettere in ansia l’olandese. Per il resto Lando è stato okay, a parte una partenza non certo irresistibile - da primo a terzo in 500 metri -, e quell’ultimo pit al 48esimo giro, fatto restando in pista una tornata in più, nella quale ha preso una vita da Max (1”8) che le gomme le aveva già cambiate.

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