Max, un re a 300 all’ira!

Max, un re a 300 all’ira!

Intemperanze e distruttive tendenze di un grande che a volte diventa piccolo

22.07.2024 21:02

E qui si apre la vera questione: di questo passo, basterà a metterlo al sicuro l’oceano di punti che ha sugli inseguitori, in chiave titolo Piloti? E, soprattutto, messo ulteriormente alla frusta dalla difficile situazione, fino a che punto lo stesso Max sarà disposto ulteriormente a sbroccare, in pista e fuori, e con quali conseguenze?

Insomma, il Verstappen che va verso il Gp del Belgio e la parte calda, cadlissima del mondiale è fortissimo quanto prima ma ben meno paziente e lucido, quindi, di conseguenza, appare a suo modo oggetto di una vulnerabilità nuova e particolare, all’interno della quale le peggiori cavolate, dilalettiche e non solo, potrebbe essere lui a farle, a detrimento di se stesso.

Max e Red Bull in difficoltà

Comunque, diciamole tutte. La RB20 è sempre più complicata, difficile e recalcitrante. Quanto a Max, stavolta sbotta e sbrocca in diretta, con una sontuosa litigata infarcita di parolacce in team radio, tanto da far apparire le frecciate ironiche di Alonso alla McLaren nel 2017 dei godibili intermezzi da commedia brillante.

Poi l’attacco alla viva il parroco inferto a Lewis in curva 1 al 63esimo giro è il tipico fallo da frustrazione di chi ormai cerca solo la doccia per chiudere la giornata. Ma i suoi, via radio, gli dicono “Non fare il bambino” e sbagliano, perché è facile dal muretto prendere per il sedere uno che cerca di colmare le lacune dei propri tecnici, privi di Newey.

Proprio per questo il mondiale a 300 all’ira è sempre più una sfida al momento senza personaggi totalmente buoni o totalmente cattivi e priva di soluzioni immediate per i problemi comportamentali e relazionali che si stanno sempre più evidenziando, dentro quel litigodromo che è sempre più la Red Bull.

Vinca il migliore. Anzi, il più calmo ed educato.


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