Max, un re a 300 all’ira!

Max, un re a 300 all’ira!

Intemperanze e distruttive tendenze di un grande che a volte diventa piccolo

22.07.2024 21:02

Giri e giri di litigate in diretta col team radio, poi una tramvata in pista rifilata ad Hamilton e quindi accuse confermate nel dopogara. La temperatura dialettica e il tasso di vivibilità di Max in Red Bull sono ormai al limite del parossismo e non solo per la competitività sempre più degradante della RB20, orfana di Adrian Newey.

Il re è sempre più a 300 all’ira, Max ha perso la bussola oltre che la pazienza e dall’alto di un mare di punti di vantaggio sugli inseguitori - il più lesto dei quali deve vincere tre gare sperando in altrettanti zeri del battistrada per sopravanzarlo - e va verso Spa, il circuito più bello e appassionante, in un clima interno ancora più infuocato, in seno alla Red Bull.

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Verstappen, parole di fuoco

E le sue seguenti parole, nel dopocorsa, riaccendono la miccia anziché spegnerla: «Non capisco perché non posso essere esplicito via radio. Se a qualcuno non piace può stare a casa. La strategia? È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, non possono dirmi queste stupidaggini (a proposito di quanto gli è stato contestato via radio, intimandolo anche a non fare il bambino, ndr) dopo quello che hanno combinato. Gli strateghi oggi forse non c’erano. Hanno tutti i dati a disposizione. Forse dovrei farmeli dare in macchina per potermi fare le strategie da solo».

Nico lo smentisce facendo ridere il mondo

Meravigliosa la risposta indiretta, in diretta, cioè live e immediata di Nico Rosberg, a proposito dell’ulteriore polemica in atto, con l’antico rivale Lewis Hamilton. Sentitelo: «Le lamentele di Verstappen? Suppongo che Max non l’abbia ancora visto in TV. Altrimenti, qualcuno deve dirgli che effettivamente c’era una curva ed è per questo che Lewis stava cambiando direzione».

Max ne esce molto male

Fatto sta che Max esce dal Gp d’Ungheria trafelato, psicologicamente contuso e furibondo, ormai del tutto privo di quella freddezza glaciale che gli permetteva di comandare alla grande il mondiale malgrado la sempre minore gestibilità della sua monoposto. Perché adesso è lui, il surriscaldato, quello che ha problemi di maneggevolezza e che fatica a mantenere la temperatura giusta.

Morale della favola...

La verità? Senza la vettura dominante e sottoposto agli attacchi ripetuti dei rivali, Max sta perdendo letteralmente la trebisonda, ormai sfogandosi in diretta coi suoi, speronando rivali e inveendo contro chiunque gli capiti a tiro.

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