È il giorno di Adrian Newey: il tecnico inglese comincia oggi, lunedì 3 marzo, il suo lavoro alla Aston Martin, con l'obiettivo dichiarato di condurla al titolo mondiale. Adrian lavorerà direttamente sulla AMR26 dell'anno prossimo
Lunedì 3 marzo 2025, c'è un nuovo sceriffo in città. Anzi, nella cittadina, perché Silverstone, sede Aston Martin, conta a malapena 2000 anime. A due passi dal circuito, la nuova era per la Aston Martin è appena cominciata: da questo lunedì, infatti, Adrian Newey è a tutti gli effetti un nuovo dipendente della "verdona".
Il suo amatissimo tavola da disegno è già lì da un po', in attesa che lui prenda in mano la matita e cominci a dipingere le primissime forme della futura AMR26. Macchina sulla quale, a Silverstone, hanno già cominciato a lavorare: e Newey, un perfezionista, ha già fatto notare come partirà "con due mesi di ritardo rispetto a tutti gli altri". Per lui che ha detto che anche due settimane in F1 sono un tempo lughissimo (e che, evidentemente, ha spinto per accorciare i tempi, perché inizialmente avrebbe dovuto cominciare da aprile e non da marzo), due mesi sembrano un'eternità.
Niente di insormontabile secondo gli altri, invece, che lo temono quanto e più di prima, ma guai a dare le cose per scontate; il 2026 è una rivoluzione tecnica piena di insidie per tutti, a cominciare dai motoristi: anche il lavoro della Honda sarà fondamentale nel raggiungimento dell'obiettivo, che è inevitabilmente quello del titolo mondiale. Se non al primo colpo, quantomeno nel breve termine, perché il famoso piano quinquennale di Lawrence Stroll è quasi a metà del percorso e la pazienza non è infinita, neanche nel team dotato delle strutture più nuove in assoluto.
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The Newey Era begins for @AstonMartinF1
— Formula 1 (@F1) March 3, 2025
March 3, 2025. Adrian Newey's first day at Aston Martin.#F1 pic.twitter.com/8ompf4pmE3
Nel gioiellino che è diventato il campus tecnologico della vecchia Jordan, Newey avrà il suo ufficio, ma prima di potersi sedere (o poter stare in piedi di fronte al tecnigrafo), avrà un po' di reparti da visitare. Deve consocere tutto, Adrian: metodologie, risorse, abitudini e soprattutto le persone. In Aston, sicuramente, non dovrà partire da zero come accaduto quasi venti anni fa in Red Bull, ma è altrettanto vero che a Silverstone non hanno mai vinto un mondiale in oltre trent'anni e insomma, qualcosa da fare indubbiamente c'è, quantomeno a livello di mentalità. Insieme a Newey, c'è anche altra gente che ha vinto, a cominciare dal team principal Andy Cowell: "padre" delle power unit Mercedes di inizio era ibrida, Cowell è un altro grandissimo ingegnere che con Adrian, per abitudine al successo e per il ruolo di vecchio capo progetto, avrà indubbie affinità.
Dopo il lungo giro tra i reparti, dopo aver compreso in maniera più o meno chiara da che basi parte il nuovo lavoro, Adrian si unirà al gruppo concentrato sulla macchina del 2026. Sulla 2025, al secolo AMR25, dedicherà al massimo uno sguardo, qualche suggerimento all'ufficio tecnico e niente più: è il futuro che chiama, è per il futuro che è stato chiamato. Il gruppo di ingegneria concettuale, quello che sostanzialmente sposta l'attenzione sulla macchina successiva già nei primi due mesi dell'anno precedente, è già attivo e non aspetta altro che Adrian. C'è un nuovo sceriffo, pardon capo, a Silverstone: visto il palmarés, forse conviene seguire le sue regole.
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