La Formula 1 ha presentato agli investitori i risultati ottenuti nel primo trimestre dell’anno, nel quale il numero di Gran Premi disputati - uno in meno rispetto allo stesso periodo del 2024 -, non rende direttamente confrontabili i risultati.
Lo sport gode di un eccellente stato di salute e con oltre 94 dollari di valore ad azione non è distante al massimo storico di oltre 100 dollari/azione realizzato lo scorso 12 febbraio a ridosso dell’evento londinese di presentazione dei team.
Così, più delle metriche finanziarie relative a un trimestre non direttamente misurabile con il primo trimestre del 2024 per il Gran Premio in meno che si è disputato, contano le prospettive delineate da Stefano Domenicali.
“La Formula 1 ha corso sei gare di un'altra incredibile stagione e sta deliziando i fan in modi nuovi e creativi. Le gare ravvicinate hanno creato un'azione avvincente in pista, contribuendo alla crescita dei telespettatori sulle piattaforme. I nostri partner promotori continuano a innovare con le esperienze nei weekend di gara, generando domanda e folle da tutto esaurito.
È importante sottolineare che abbiamo raggiunto un accordo sulle condizioni commerciali con tutti i team di Formula 1 sul Patto della Concordia 2026, che è finanziariamente attrattivo per tutte le parti e dà stabilità per il nostro futuro”, le parole del presidente e a.d. della Formula 1.
Commenti sui quali il presidente e a.d. di Liberty Media, Derek Chang, ha aggiunto a margine dei risultati finanziari: “Il 2025 è partito alla grande. La Formula 1 sta beneficiando di gare entusiasmanti in pista e di uno slancio finanziario sostenuto da nuove partnership commerciali entrate in vigore quest’anno. Riteniamo che i flussi di ricavi che la Formula 1 ha contrattualizzato e diversificato la posizionino bene rispetto all’attuale contesto macroeconomico e dei consumi. I fondamentali del business restano solidi e siamo fiduciosi nella nostra capacità di fornire valore sul lungo termine”.
La diminuzione delle entrate complessive a 403 milioni di dollari nel primo trimestre, contro i 553 milioni dello stesso periodo del 2024 ha risentito del numero inferiore di gare disputate, due contro le tre di un anno fa.
Entrate primarie della F1 che sono composte dalle entrate derivanti dalla promozione della gara, dal pagamento dei diritti da parte dei media e dai diritti di sponsorizzazione. “Il calendario 2025 è pianificato per avere lo stesso numero di 24 eventi che si sono tenuti nel 2024, fatta eccezione per un ordine diverso durante la stagione, che avrà un impatto sulle sul confronto di costi ed entrate su base annua rilevati trimestralmente”, ha specificato la nota a corredo dei risultati finanziari diffusa da Liberty Media.
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