Il ritorno della F1 a Singapore avviene con macchine e gomme diversissime dal 2019, quando la corsa al rallentatore segnò la prima parte del Gran Premio
"Il tracciato di Marina Bay è composto da 23 curve lente e quindi è fondamentale ottimizzare la trazione. Porteremo a Singapore le tre mescole più morbide della gamma per garantire un’ottima aderenza in un circuito particolarmente tortuoso dove i piloti hanno bisogno della massima precisione per affrontare una delle tappe fisicamente e tecnicamente più impegnative della stagione.
La chiave del successo sarà riuscire a gestire gli pneumatici posteriori per assicurare la ripresa necessaria. Le nuove monoposto tendono a sottosterzare, pertanto sarà ancora più importante trovare un giusto bilanciamento nel set-up per stabilizzare l’avantreno, senza compromettere la trazione posteriore".
Trazione che sarà un fattore di massima importanza, insieme alla frenata, su un circuito contraddistinto dallo sviluppo di basse forze laterali e sul quale la prestazione passa dalla rapidità della monoposto di districarsi tra i cambi di direzione di Marina Bay. La precisione d'inserimento dell'anteriore sarà particolarmente da curare. Fronte gomme dal quale Pirelli segnala un basso stress sulle gomme (2 su 5 la classificazione di difficoltà), mentre il focus sull'asfalto dice di un'aderenza bassa (2/5), abrasione media (3/5) e un'elevata evoluzione (4/5) tra prove libere e gara.
Non sorprendono le prime previsioni meteo, i tassi di umidità oltre l'80% né le temperature nell'ordine dei 29° C. Week end sul quale potrebbe giungere un rischio pioggia da monitorare, probabilità da verificare nell'avvicinamento alla giornata del venerdì.
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