Horner indica gli "avvoltoi" e conferma Max in Red Bull

Horner indica gli "avvoltoi" e conferma Max in Red Bull© Getty Images

Il team principal a Jeddah ha commentato gli scenari di mercato, l'accesa discussione con Jos Verstappen e indicato come in F1 "ci siano stati elementi che hanno provato ad avvantaggiarsi della situazione"

Fabiano Polimeni

08.03.2024 ( Aggiornata il 08.03.2024 12:44 )

Nelle parole di Christian Horner al giovedì del GP dell'Arabia Saudita c'è un concetto ricorrente: è tempo di andare avanti.

Quando durerà l'onda lunga del caso divenuto di pubblico dominio a inizio febbraio, della "condotta non appropriata" nei confronti della dipendente (sospesa da Red Bull Racing dopo il GP del Bahrain) saranno le cronache a dirlo.

Dai fatti, giudicati da un'indagine interna e condotta da un legale indipendente da Red Bull, Horner è stato scagionato dalle accuse. Poi c'è tutto il resto, il contorno alimentato dalle chat diffuse ad arte lo scorso week end, lo scontro con Jos Verstappen, le voci intorno al futuro di Max, la vicinanza della proprietà thailandese di Red Bull e la contrapposizione disegnata della proprietà austriaca.

Verstappen-Red Bull binomio inscindibile

No comment sui fatti oggetto dell'indagine, Horner ha concesso altre valutazioni sul tema. Anzitutto per le ripercussioni sul futuro di Max Verstappen. È fantascienza immaginarlo altrove, nel 2025, con la monoposto e l'ambiente che si ritrova intorno. 

"Sono certo che Max rispetterà il contratto. Intorno a sé ha una grande squadra, ha grande fiducia verso il team e abbiamo ottenuto tantissimo insieme. Ha un impegno fino al 2028 e dalla prospettiva del team, da quella di Max, siamo determinati a continuare sui successi che abbiamo già raggiunto", commenta Horner. "Tutte le 55 vittorie sono arrivate con macchine Red Bull, i podi tutti con Red Bull Racing: siamo determinati a continuare e speriamo ce ne siano molte altre in futuro".

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Le accuse di Jos Verstappen e lo sguardo al futuro

Su un altro piano, quello delle dichiarazioni di Jos Verstappen, a sollecitare un passo indietro di Horner - a detta dell'olandese in un ruolo di "vittima" dove invece è l'origine dei problemi -, il team principal ha aggiunto: "Sono ovviamente consapevole dei commenti che sono stati fatti. Dopo la gara c'è stata una discussione e penso che l'attenzione di tutti sia assolutamente rivolta al futuro. L'attenzione del team, nel difendere entrambi i Titoli per i quali abbiamo lottato così duramente. Siamo assolutamente concentrati sul futuro, le discussioni ci sono state dopo la gara in Bahrain e stiamo guardando tutti avanti".

Dalla vicenda, Horner, punta indirettamente il dito contro chi ha provato a trarre vantaggio. Le posizioni di Toto Wolff e di Zak Brown, esplicitamente a chiedere trasparenza a Red Bull sulla vicenda, con il dubbio che effettivamente sia stata fatta piena luce sui fatti, sono state quelle più in vista nelle ultime settimane.

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Una vicenda aziendale e i tentativi di avvantaggiarsi

"L'unica ragione per cui questa vicenda ha avuto così tanta attenzione è per la fuga di notizie che c'è stata sui media e per la tensione che è stata tratteggiata. Per molti aspetti è stata una vicenda molto provante, specialmente per la mia famiglia, poiché tutto è stato concentrato soprattutto in una direzione. 

Chiaramente, quanto accaduto dopo, è che altri hanno provato a trarne vantaggio.

Purtroppo la Formula 1 è un business competitivo, ci sono stati degli elementi che hanno provato a trarne beneficio. Questo forse è il lato non così bello del nostro settore. Ci sono sempre delle lezioni da imparare, però c'è un procedimento governato all'interno dell'azienda che non è un problema di competenza della FIA né della Formula 1: è un problema di un dipendente dell'azienda e la stessa cosa avverrebbe in qualsiasi altra grande struttura".

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